Su due ruote da Pescara a Silvi
Pescara – Procede speditamente il progetto SalinAS, che punta a migliorare i collegamenti tra Pescara e Silvi potenziando la mobilità in bicicletta e favorendo l’intermodalità tra bici, treno e mezzi di trasporto pubblico. Nei prossimi giorni si costituirà l’Associazione Temporanea di Scopo tra tutti i partner aderenti all’iniziativa per poi procedere alla messa a punto dei progetti esecutivi, cui seguiranno gli appalti, e quindi per la prossima estate si prevedono i primi risultati concreti.
E’ quanto emerso oggi nel corso dei lavori della commissione provinciale Lavori Pubblici, presieduta da Camillo Savini. A parlare del progetto è stato Nino D’Annunzio, della Resco Italia srl (società di servizi energetici- ESCo), ricordando che questa iniziativa vede coinvolti diversi comuni del litorale adriatico a partire da Montesilvano (capofila), Silvi, Città Sant’Angelo e Pescara, la Provincia di Pescara e la GTM, quali partner pubblici, oltre a Resco Italia srl e il Consorzio Grandi Alberghi di Montesilvano, quali partner privati. Cofinanziatore del progetto è il Ministero dell’Ambiente, che ha promosso con apposito bando (nell’ambito del fondo per la mobilità sostenibile) iniziative finalizzate al miglioramento della qualità dell’aria nelle aree urbane e al potenziamento del trasporto pubblico rivolto ai Comuni non rientranti nelle aree metropolitane.
Il progetto prevede la realizzazione di piste ciclabili, ad integrazione di quelle esistenti, per un percorso che si snoda dalla Pineta Dannunziana (Pescara) alla città di Silvi sia su percorsi urbani (mediante segnaletica orizzontale e verticale), che su percorsi extra-urbani (con materiali e tecniche sostenibili e non invasive), e la realizzazione di 16 aree meet-point in corrispondenza delle maggiori zone di interconnessione con il Trasporto Pubblico Locale, delle stazioni e delle aree a forte valenza commerciale, nonché delle aree con funzioni pubbliche o delle aree sosta e di interscambio. In corrispondenza di questi punti strategici, quindi, sarà creata una funzione pubblico/privata di interconnessione modale attraverso il noleggio, la manutenzione e la riallocazione delle biciclette. Annessi ai meet-point ci saranno 16 eco-chioschi, realizzati in bioedilizia e alimentati da pannelli fotovoltaici, con servizi pubblici e colonnine di ricarica. Questi chioschi saranno destinati al noleggio, alla custodia e al ricovero delle bici e alla erogazione di micro-servizi. Saranno, cioè, delle strutture da posizionare in corrispondenza della maggiori zone di interconnessione con il trasporto pubblico locale. Un mezzo elettrico (PORTER) sarà adibito al riposizionamento delle bici tra i chioschi meet-point e si occuperà della distribuzione di materiali. Le biciclette elettriche a pedalata assistita saranno 240 (15 per ciascun meet-point) e saranno gestite attraverso un software che permetterà il monitoraggio dei mezzi e degli spostamenti. Sarà inoltre creta una rete wi-fi free in corrispondenza di ogni area meet-point in cui sarà possibile collegarsi a internet, consultare orari e programmi, leggere notizie di aggiornamento, lavorare.
Savini ha messo in evidenza che è opportuno “accelerare al massimo l’iter, considerata la rilevanza del progetto e il valore che assume per l’ambiente, in termini di abbattimento dell’inquinamento atmosferico e acustico, congestioni da traffico e fruibilità sostenibile del territorio ”.
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