Casa dello studente, processo a L’Aquila
L’Aquila – “NORMALE” SECONDO ROSSINI – NO COMMENT DA AVVOCATI – Il processo per il crollo della casa dello studente si terrà all’Aquila. Così ha deciso la settima sezione penale della Cassazione che ha dichiarato inammissibili i ricorsi con cui due degli imputati (Pietro Sebastiani, presidente della commissione di collaudo e Claudio Botta, progettista della struttura) chiedevano che il processo fosse trasferito nella sede giudiziaria di Campobasso, invocando il legittimo sospetto. A loro parere, nel capoluogo abruzzese, non ci sarebbero le condizioni ideali per celebrarlo. L’udienza preliminare continuerà dunque a svolgersi il prossimo 22 ottobre a carico di tutti gli imputati, accusati di omicidio colposo, disastro e lesione colpose in relazione al crollo avvenuto il 6 aprile del 2009 dopo il forte sisma che colpì L’Aquila.
ROSSINI – “Per me e’ stato normale apprendere che la Cassazione abbia rigettato le istanze di traferimento in altra sede, dei processi sui crolli, non c’erano gli elementi per ottenere un risultato diverso”. Lo ha detto oggi il Procuratore capo della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini (nella foto) che insieme al pm Fabio Picuti coordina i filoni della maxi-inchiesta sui crolli dei 200 edifici finiti sotto inchiesta, commentando la decisione della Settima sezione penale della Corte di Cassazione che ha respinto, per il crollo della Casa dello Studente, l’istanza di rimessione ad altro giudice avanzata da due degli undici imputati del crollo della palazzina, nell’udienza preliminare tenutasi nel giugno scorso.
AVVOCATI – “Nessun commento, rispettiamo la sentenza della Suprema Corte, andiamo avanti, fermo restando quelle che sono le nostre convinzioni. Speriamo se non altro che il tutto abbia contribuito a mettere un freno e rasserenare gli animi”. Lo ha detto l’avvocato Massimo Carosi commentando il pronunciamento di inammissibilita’ della Cassazione. La stessa istanza e’ stata presentata da altri due legali, gli avvocati Attilio Cecchini (nella foto) e Angelo Colagrande, in rappresentanza dell’altro indagato Pietro Sebastiani, presidente della commissione di collaudo della Casa dello Studente. “Devo conoscere le motivazioni prima di sbilanciarmi in commenti – ha detto l’avvocato Cecchini – non voglio commentare al buio, vorrei capire perche’ la Cassazione si e’ pronunciata per l’inammissibilita’ anziche’ per il rigetto. Posso solo dire – ha proseguito – di aver fatto il nostro dovere per tutelare la serenita’ del nostro assistito, estrapolandolo da una cornice che rischia di inquinare l’andamento del processo. Prendiamo atto della decisione della Cassazione – ha concluso Cecchini – il problema per noi esiste ancora, i giudici devono tener conto di questo rischio”. Nell’istanza si chiedeva lo spostamento nel Tribunale di Campobasso del processo che ora, dunque, si fara’ all’Aquila, dove le udienze preliminari davanti al Gip sono continuate.
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