Centrale a colza, ma vicino a Punta Aderci
Vasto – SI CONFRONTANO PARERI DISCORDANTI – Una centrale termoelettrica a Punta Penna, presso l’area protetta di Punta Aderci. In un tratto di costa tra i più belli dell’intero Adriatico. C’è da temere per possibili guasti ambientali che, una volta arrecati, impoveriranno il territorio vastese. Come era facile immaginare, c’è di che infiammare il dibattito sul progetto, e con ottime ragioni. Si teme che l’impianto sia insalubre. “Si tratta di energia pulita, l’ha detto anche l’Arta”, spiega Silvana Iacobucci, socio di minoranza di Istonia Energy, la societa’ con sede legale a Roma che la centrale vuole costruire. L’imprenditrice vastese, che detiene il 15 per cento delle quote dopo averne ceduto lo scorso anno la maggioranza alla Renec Holding, societa’ svizzera del cantone di Berna, afferma tra l’altro: “La centrale brucera’ oli di colza, mais, girasole, mentre sono allo studio coltivazioni specifiche da impiantare in zona. L’impianto – prosegue – era gia’ stato autorizzato nel 2007, ma la societa’ ha chiesto di poter apportare modifiche al progetto allo scopo di installare macchinari piu’ efficienti”. Ecco perche’ e’ stata convocata una conferenza di servizi in cui, a fine settembre, gli enti interessati dovranno dare il loro parere. Silvana Iacobucci, che sabato scorso ha annunciato la sua adesione ad Alleanza per l’Italia, definisce pretestuose le polemiche scoppiate in citta’ sul progetto: “Il Comune – dice – diede parere positivo gia’ nel 2006″. Affermazione smentita da Anna Suriani, assessore all’Ambiente del comune di Vasto, che dice: “Su delega del sindaco, all’epoca, dissi che si’, l’impianto si poteva fare come da prg, ma il comune invito’ la societa’ a pensare ad un’altra ubicazione”. “Una vicenda – afferma ora Michele Celenza, presidente di Porta Nuova – che presenta alcuni lati oscuri: vogliamo sapere se il comune di Vasto giudichi ancora l’impianto in stridente contrasto con la riserva e col futuro parco nazionale”.
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