I commercianti: “Vogliamo lavorare subito”


L’Aquila – Convocato d’urgenza dal Presidente Ascom Alberto Capretti, si è riunito stamattina alle ore 9 il Consiglio Circondariale Confcommercio L’Aquila, per esaminare le problematiche irrisolte da parte dell’Amministrazione Comunale legate alle conseguenze del sisma che “hanno impedito a oltre 1.000 operatori economici cittadini di svolgere le proprie attività a causa dei danni subiti”. Il Consiglio si è soffermato sulla urgenza, non più rinviabile, di “far ripartire subito le aziende che da quasi due mesi sono inattive con gravi conseguenze economiche, occupazionali e familiari. Alla luce anche dell’esigenza irrimandabile di individuare aree e modalità legali per riaprire anche provvisoriamente negozi in strutture temporanee da tempo rappresentate nei numerossissimi incontri avuti con l’Amministrazione Comunale ed il Sindaco dell’Aquila”.
Considerato il fatto che “la seduta di ieri del Consiglio Comunale, pur avendo fissato all’ordine del giorno le indispensabili delibere atte ad impedire situazioni di illegalità diffuse ed incontrollate, ha deciso di rinviare provvedimenti vitali per l’auspicata ripresa di tutte le attività produttive, il Consiglio Ascom ha deliberato, all’unanimità, di inviare una nota di ferma protesta che sottolinea l’assoluta irresponsabilità di tale sciagurata decisione, al Sindaco, agli Assessori, al Presidente del Consiglio Comunale, ai Capigruppi Consiliari, richiedendo con un telegramma, un immediato incontro con l’Amministrazione Comunale al fine di sbloccare senza più indugi una situazione che, ora dopo ora, giorno dopo giorno, rischia sempre più di sfuggire di mano”.
Il Consiglio Ascom ha deciso di inviare al prefetto Gabrielli la richiesta di un urgentissimo incontro, peraltro immediatamente accordato,per rappresentare “i concreti rischi che potrebbero derivare da questo che ormai è un incomprensibile immobilismo dell’Amministrazione Comunale che, a più di 45 giorni dal terremoto, non è stata ancora capace di assumere provvedimenti che si sarebbero potuti adottare in pochissimi giorni”.

Il Direttore Provinciale Confcommercio Celso Cioni a margine del Consiglio ha dichiarato: “Con una decisione che incredibilmente ha deciso di non decidere, il Consiglio Comunale ha sancito ormai, in maniera definitiva, la propria impotenza amministrativa e, di fatto, la conseguente autodelegittimazione. Nell’incontro odierno con il Sig. Prefetto rappresenteremo la gravissima situazione e chiederemo l’adozione di provvedimenti straordinari in considerazione del fatto che migliaia di imprenditori, di persone aquilane, che chiedono soltanto zappe e sementi, non grano, quindi di lavorare, sono di fatto impedite a farlo e questo accade in una Repubblica, come la nostra, fondata sul lavoro come da dettato costituzionale.

Il Presidente Capretti ha dichiarato e sottolineato: “da più di 40 giorni abbiamo avanzato concrete proposte quali ad esempio l’autorizzazione a realizzare in Piazza D’Armi il “Villaggio del Commercio” che consentirebbe a più di 350 commercianti ed artigiani di tornare al lavoro e finalmente a produrre reddito, ma finora, abbiamo ascoltato chiacchiere, solo e soltanto parole al vento e nessun, dico, nessun provvedimento amministrativo. Tutto ciò è inaccetabile e vergognoso. Non resteremo fermi a guardare questo incredibile spettacolo e, proprio per questo, indiciamo immdiatamente LO STATO DI AGITAZIONE DELL’INTERA CATEGORIA A LIVELLO LOCALE, CIRCONDARIALE E PROVINCIALE.

Convocheremo, nelle prossime ore, una pubblica assemblea per informare al riguardo i nostri associati e tutti gli operatori delle attività produttive dell’intero territorio intercomunale”.

Il Presidente Prov.le Confcommercio Roberto Donatelli ha immediatamente accolto la richiesta avanzata dall’Ascom Aquilana ed indetto lo STATO DI AGITAZIONE PROVINCIALE DELLE CATEGORIE DEL COMMERCIO, DEL TURISMO E DEI SERVIZI e dichiarato che tale decisione sarà resa nota al Sig. Prefetto di L’Aquila Dott. Franco Gabrielli per le procedure previste nella fattispecie.


22 Maggio 2009

Categoria : Economia
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