L’opinione – I politici si collegano al web?


(di Giampaolo Ceci) – Mi sono spesso domandato come facciano i politici a percepire gli umori della gente che governano. La giornata li mette in contatto con molti; coi funzionari degli enti che dirigono, coi colleghi politici, forse anche con qualche cittadino che si reca da loro.
Poi ci sono, i convegni e le riunioni di lavoro, le interviste, le tavole rotonde, i comizi. Ci sono anche i confronti con la gente durante i convegni in cui al pubblico è concesso di dire la sua . c’è anche la famiglia e i figli e gli amici.
Il contatto maggiore probabilmente avviene però recependo le notizie dai giornali e dalle Tv.
Sono però contatti in cui prevalentemente il “Politico parla” o viene informato da interposte persone, non in cui il politico ASCOLTA direttamente la gente che lo ha votato.
Immaginate invece un moderno leader politico che faccia la spesa al supermercato o faccia la fila alla stazione per prendere il biglietto del treno o porti i figli a scuola, insomma che viva costantemente in mezzo alla gente della sua comunità, senza auto blu e scorte.
Sarebbe un leader moderno, perché mostrerebbe inequivocabilmente di essere immerso nella realtà che deve governare e quindi di essere nelle condizioni migliori per afferrarne gli umori e le aspettative della gente comune.
Solo al contatto diretto si è aggiunto uno strumento nuovo che consente di esaltare all’ennesima potenza il contatto diretto e anche il contraddittorio con la gente comune: è il Web.
Oggi ci sono siti in cui la gente può dire liberamente la sua senza il filtro dei giornalisti.
Il Web è un palco pubblico che non chiude la bocca a nessuno: agli intelligenti e ai cretini, alle persone colte e agli ignoranti.
E’ la massima espressone della moderna libertà di espressione, forse anche troppa, secondo qualcuno.
Ora mi domando: se il web è frequentato da molti, allora è molto probabile che, compatibilmente coi loro impegni, anche gli uomini politici lo frequentino. Anche queste righe potrebbero essere lette da qualche uomo politico!
Ma se fosse così, allora perché non intervengono mai nei forum o nelle discussioni tra utenti? Forse lo fanno con un soprannome o forse non intervengono perché il confronto coi cittadini del web è inutile: troppo superficiale, polemico e costruttivo?
Ve lo immaginate il Presidente Napolitano che risponde in prima persona alla casalinga di Napoli che non riceve la pensione? O Berlusconi che interviene, magari tramite i suoi addetti stampa, per risolvere i problemi seri del sig. Mario Caputo o di Mister X che sta subendo danni per i ritardi dell’inefficiente macchina dei servizi pubblici? Vi immaginate il sindaco Cialente o Chiodi che intervengono su questo blog per controbattere o approfondire le affermazioni di Giuseppe Cacasenno o di un qualsiasi altro anonimo lettore?
Il mezzo tecnologico oggi c’è. Manca ancora la mentalità di chi comanda di abbassarsi al nostro livello, e mostrare a tutti di essere dei “nostri”.
Eppure sarebbe facile intervenire, foss’anche per dare al cittadino qualunque un segnale che verrebbe recepito come una partecipazione concreta alle discussioni semplici del Web, o magari anche più strategicamente per fare comprendere a tutti gli altri lettori che i nostri governanti leggono le nostre idee e valutazioni e ne tengono conto, seppure siamo dei Sig. Nessuno.
Dimostrerebbero inequivocabilmente di vivere in mezzo a noi e non in un’asettica campana di vetro, lontana dalla gente comune e dai suoi piccoli o grandi problemi quotidiani.


26 Settembre 2010

Categoria : Dai Lettori
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