“Scuole, per trasporti faremo di più”
L’Aquila – LO GARANTISCE L’ASSESSORE PEZZOPANE – “Il servizio di trasporto scolastico è stato incrementato, con grande sforzo da parte dell’amministrazione comunale, che versa nelle note difficoltà economiche. Quest’anno abbiamo aumentato l’utenza, portandola da 560 a 640 alunni, e anche le corse, che sono passate da 19 a 25. Continuiamo però a lavorare, in collaborazione con il consorzio dei trasportatori, per venire incontro alle ulteriori esigenze di ragazzi e famiglie”. Lo rende noto l’assessore al Diritto allo Studio Stefania Pezzopane.
“La trasformazione radicale subita dal territorio a seguito del sisma, – ha aggiunto l’assessore – con la nascita di 19 quartieri posti anche in zone dislocate ed estremamente periferiche, e la conseguente mutata distribuzione della popolazione, ha richiesto una rimodulazione dei servizi su larga scala. Per questa ragione, grazie al supporto del consorzio dei trasportatori e di concerto con i dirigenti scolastici, siamo riusciti, come amministrazione comunale, a garantire non solo la continuità del servizio, ma addirittura una sua implementazione”.
“Vi sono, tuttavia, dei problemi – ha proseguito l’assessore Stefania Pezzopane – dovuti essenzialmente a tre fattori. Il primo è legato a qualche incompletezza nell’elenco degli alunni interessati, dal momento che, lo ricordo, si tratta di un servizio a richiesta, per la cui programmazione ci siamo basati sulle indicazioni da parte degli stessi istituti scolastici. Un secondo problema è dovuto invece al fatto che, purtroppo, non possiamo creare percorsi personalizzati, per non generare rallentamenti e problemi nel trasporto. Delle modifiche ai percorsi sono pertanto possibili, ma sempre nell’ottica di un servizio pubblico. Terzo problema, infine, è la presenza di alunni che sono iscritti a scuole poste al di fuori del proprio distretto didattico. In questo caso, infatti, il trasporto non può essere assicurato, dal momento che si tratta di percorsi che vanno da un quartiere a una scuola o, al massimo, in città. Non vi sono pertanto collegamenti diretti tra un quartiere e l’altro o tra una frazione e l’altra”.
“D’altra parte – ha concluso l’assessore – in città si è determinata, per le ragioni che ho esposto sopra, una vera e propria emergenza in termini di mobilità, di cui sembra che nessuno, dall’alto, si accorga e si curi. Così sono stati realizzati 19 nuovi quartieri, anche molto popolosi, e abitati soprattutto da famiglie, in cui non sono stati previsti i servizi essenziali”.
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