ANCE, chieste dimissioni Cicchetti


L’Aquila – Riceviamo questa anonima nota (riferibile ad alcuni imprenditori aquilani che avrebbero fatto meglio a firmarla) che, proprio in quanto anonima, sintetizziamo: “Invece di liberare il campo da scomode presenze, alcuni imprenditori (ma sarebbe più appropriato parlare di palazzinari), tentano di restare attaccati alle loro poltrone, pur non avendo un minimo di credibilità imprenditoriale”. É quanto affermano alcuni imprenditori (quelli veri) che non si sentono rappresentati dall’attuale dirigenza dell’Ance provinciale. Questo ed altro diranno a chiare note nell’assemblea che si terrà nel pomeriggio presso la sede dei costruttori.
Dicono, questi imprenditori, che per poter fare affari con il terremoto, non si sia costituito un solo consorzio (il Federico II che avrebbe mandato sotto inchiesta Barattelli) ma anche numerosi altri, con una differenza, che alcuni operano secondo le leggi ed i regolamenti, ed altri lo hanno costituito illegalmente ed hanno pensato, facendo un “loro” consorzio, di poter usufruire del loro potere “contrattuale” (in quanto inseriti nei vari consigli dell’Ance provinciale) per impossessarsi degli appalti più grandi”.
Seguono riferimenti a presunti consorzi con alcuni nomi, che non riferiamo essendo la nota anonima. “Oggi – continua la nota non firmata – dopo aver costretto alle dimissioni il consigliere Barattelli (forse l’unico in possesso di dignità morale e senz’altro più ingenuo), tentano di ricucire le fila di un’associazione che dovrebbe mandare a casa gli attuali amministratori, per prendere iniziative importanti per la difesa della categoria, in un momento così importante nella ricostruzione dell’Aquila e della provincia”.


23 Settembre 2010

Categoria : Dai Lettori
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