Vertice PdL – Piccone su indagati per rifiuti

S.Giovanni Teatino – CHIODI, NIENTE DIMISSIONI – Vertice del Pdl abruzzese, nel pomeriggio di oggi, per fare il punto della situazione alla luce delle vicende giudiziarie che hanno portato all’arresto dell’assessore regionale alla sanita’ Lanfranco Venturoni e dell’imprenditore Rodolfo Di Zio. L’incontro e’ in programma all’Hotel Dragonara a San Giovanni Teatino. Al vertice sono presenti anche Chiodi e i senatori Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano, quest’ultimo indagato nell’inchiesta della procura di Pescara riguardante la realizzazione di un inceneritore a Teramo
PICCONE – “Siamo perfettamente consapevoli che Venturoni, Tancredi e Di Stefano sono assolutamente in grado di dimostrare la loro estraneita’ a fatti di carattere criminoso”. Lo ha detto il senatore Filippo Piccone, coordinatore regionale del PdL, a margine del vertice in corso a San Giovanni Teatino, aggiungendo che Venturoni non dovrebbe dimettersi da assessore regionale. “Se qualcuno- ha proseguito- vuole sostenere che non dobbiamo interessarci di sanita’, di inceneritori, di niente altrimenti finiamo in galera, credo che sia sovvertito il diritto democratico e tolta alla classe politica la possibilita’ di operare”. Il senatore poi ha detto di non aver fatto pressioni sull’ex assessore Daniela Stati: “E lo sanno bene la procura e la Stati”. A proposito degli inceneritori ha detto di non interessarsene se non per gli abruzzesi. “Perche’ – ha ggiunto – ribadisco che bisognera’ farli, bisognera’ solo capire dove e quanti farne perche’ altrimenti l’Abruzzo non sapra’ tra un anno dove mettere i rifiuti. Non credo di dovermi nascondere rispetto a questo.
CHIODI – In merito alle richieste di dimissioni, il presidente Chiodi è intenzionato – al contrario – a proseguire il suo lavoro, perchè l’Abruzzo non può lasciare il percorso intrapreso verso il rinnovamento e il cambiamento. “Moltiplicherò gli sforzi – avrebbe detto il presidente secondo fonti ufficiose – e cbhiederò la collaborazione degli avversari”.