Lavori sulla 80, mezza città nel caos


L’Aquila – LAVORI SENZA ALCUN PREAVVISO NE’ ORGANIZZAZIONE – Gran parte delle zone più vive della periferia, quelle lungo la convulsa statale 80, come ci hanno segnalato diversi cittadini inferociti per telefono, sono state gettate questa mattina nel caos a causa di lavori di pavimentazione, che hanno causato ingorghi a non finire, rallentamenti, soste forzate, rabbia e protesta di centinaia di automobilisti. Tutto è iniziato senza un’adeguata informazione dei cittadini, senzaa preavvisi e in piena mattinata. In pooco tempo, data la totale assenza di personale per la disciplina del movimento veicolare, tutto si è bloccato e la situazione è precipitata all’ora di uscita dei ragazzi dalle numerose scuole ospitate in “musp” costruiti numerosi nella zona. Le soste in coda si sono protratte anche per tre quarti d’ora o un’ora, con disagi enormi e apprensione nei genitori che dovevano recarsi a prelevare i figli da scuola. I lavori sono necessari, ma dovrebbero essere eseguiti (trattandosi di pavimentazione non ci vorrebbe molto) o in orari non scolastici, oppure di sabato e domenica, oppure anche durante la notte. Così funziona altrove, dove si ha rispetto dei cittadini e un minimo di capacità organizzativa e di comunicazione. Qui tutto funziona nel peggiore dei modi possibili, senza la capacità di preoccuparsi dei disagi della gente, già tanto stressata dalle condizioni di vita davvero deprimenti di una città abbandonata completamente all’imprevedibile. Chi ha agito in modo tanto sconsiderato dovrà ora pagare, perchè i danni sono stati causati a centinaia di famiglie, ma anche ad esercizi commerciali e attività produttive. La 80 è un’arteria inevitabile per chi deve muoversi nel caos permanente aquilano, tornato a livelli insopportabili con la riapertura delle scuole. Chi non è capace di svolgere le sue funzioni in questo momento difficile va tolto di mezzo e sostituito alla svelta, perchè la gente esasperata non è disposta a tollerarare. In Comune oggi avranno persino capito perchè oltre 1.000 famiglie hanno scelto di lasciare L’Aquila all’apertura delle scuole. Chi sta mettendo in ginocchio la città, o quel che ne resta, sia messo da parte, altrimenti si precipiterà verso il fondo del barile. (Nella foto i musp scolastici lungo la ss.80)


23 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
del.icio.us    Facebook    Google Bookmark    Linkedin    Segnalo    Sphinn    Technorati    Wikio    Twitter    MySpace    Live    Stampa Articolo    Invia Articolo   




Non c'è ancora nessun commento.

Lascia un commento

Utente

Articoli Correlati

    Nessun articolo correlato.