“Prima o poi i precari s’incazzano”
L’Aquila – (di Lelio De Santis, IdV) – Prima o dopo, i cittadini reagiscono, i precari si incazzano, i senza casa protestano di fronte ad una realtà difficile e paludosa, che il Governanti cercano di edulcorare e di ammantare di giustificazioni e di promesse, che a 17 mesi dal sisma si rivelano spesso solo chiacchiere.
Insieme con tutti i problemi irrisolti della ricostruzione, che si vuole gestire -di fatto – con un solo ed unico Commissario, Cicchetti, vengono al pettine i problemi esistenziali dei nuovi poveri, i precari, che non sanno come arrivare alla fine del mese.
Si tratta di una nuova categoria sociale: i precari della Scuola, i precari della Regione, i precari della Provincia, che rischiano di essere espulsi in modo ingiustificato dal mondo del lavoro, mentre assistono a fenomeni di sperpero di denaro e di corruzione ad ogni livello.
Il Sindaco, Cialente, inconsapevole ed ambiguo protagonista di questo drammatico momento storico, da una parte alimenta la protesta, contestando a parole la nomina di Cicchetti, dall’altra non rappresenta e non interpreta le istanze e le aspettative dei cittadini.
Mi domando, dopo la imposizione del Commissario, Cicchetti, e dopo la comprensibile occupazione dell’Aula del Consiglio Regionale, cosa aspetta Cialente a dimettersi da impotente Vice-Commissario per la ricostruzione, per svolgere – in sintonia con le forze vive e democratiche della città - a tempo pieno ed con forza il ruolo di Sindaco, eletto dai cittadini?
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