Cialente precisa sui Map e su Paganica


quila, 20 settembre 2010

L’Aquila – Il Comune ha siffuso stasera la seguente nota: “Vedendo solo oggi il testo dell’ultima ordinanza (OPCM n. 3898 del 17/9/10), oltre che confermare la mia impressione che sia piuttosto confuso il progetto di governance complessiva, devo rilevare un errore, certamente non voluto, all’articolo 3 comma 1”.
Il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente commenta così l’ultima ordinanza in materia di ricostruzione e gestione dell’emergenza emanata dal presidente del consiglio. “Questo articolo, finalmente, – prosegue Cialente entrando nel merito dell’ordinanza – stabilisce la realizzazione di 64 Moduli abitativi provvisori (Map) per assicurare un alloggio ai nuclei familiari rimasti privi di una sistemazione. In esso si dice testualmente che i 64 moduli vengono realizzati per “far fronte alle riprogrammate esigenze alloggiative dei nuclei familiari della cittàà dell’Aquila- frazione di Paganica, non individuati dal Comune in una prima verifica”… L’errore sta nel fatto che il Comune aveva segnalato da molto tempo la situazione di Paganica. Quando l’amministrazione comunale fece richiesta per la realizzazione dei Map la Protezione Civile chiese, in una sorta di scambio, l’accordo per realizzare altri 700 alloggi del piano Case, anche prendendo atto che il numero di soluzioni abitative realizzate era di gran lunga inferiore alle necessità, cosa peraltro ancora attuale e sotto gli occhi di tutti. L’amministrazione comunale, dal canto suo, chiese 1260 Map al fine di assicurare, almeno in tutte le frazioni, di dare risposte ai cittadini, ma ne ottenne solo 1113, mentre altri Map, nonostante le nostre segnalazioni, sono stati realizzati in sovrannumero in altri Comuni. Ricordo infatti che, in questo momento, i cittadini aquilani sono stati di fatto “trasferiti” per “riempire” questi Map caduti nel posto sbagliato. La domanda alloggiativa di Paganica sarebbe dunque stata soddisfatta dalla realizzazione degli ulteriori alloggi. Completamente. Questo fu assicurato dalla Protezione Civile.
Se non che, per motivi tecnici (caratteristiche dei terreni) è stato realizzato un numero inferiore di alloggi del piano Case. Per tale motivo, non appena è emerso questo fatto, il Comune dell’Aquila ha provevduto a inserire, anche con spostamenti, i cittadini di Paganica negli appartamenti e, rilevato che mancavano 64 alloggi, ne ha fatto richiesta alla Protezione Civile e al commissario delegato e presidente della Regione Chiodi, attraverso ripetute lettere e telefonate, fin dal dicembre 2009. In queste lettere oltre che i 64 alloggi per Paganica sono stati richiesti anche altri Map per i cittadini aquilani, mai concessi, per cui attualmente vi sono 608 nuclei privi delle case che erano state loro promesse per settembre-ottobre 2009. Segnalo questo errore, con rammarico, perché non vorrei che si avesse l’impressione che qualcuno tenda a perpetuare uno strano gioco per cui, persino sulle ordinanze, si tende ad addebitare ai Comuni, in particolare a quello dell’Aquila, qualsiaisi difficoltà, ritardo, inefficienza.
Non sarebbe bello da un punto di vista istituzionale. Personalmente – ha concluso il sindaco Cialente – ho un’altra opinione dei sentimenti di grande lealtà che dovrebbero regolare i rapporti tra le istituzioni chiamate a collaborare insieme, come sistema Paese, soprattutto nei momenti di difficoltà”.


20 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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