Taccuino: Diletti, Movieplex, bus Cugnoli
“VIVO” DI DILETTI – È online l’attesissimo video della canzone “Vivo” del cantautore abruzzese Andrea Diletti che anticipa il rilascio gratuito del brano omonimo fissato per il 25 ottobre. È ormai cosa risaputa da tempo che internet sia una fucina di talenti sfuggiti ai discografici italiani (troppo presi forse ad osservare gli idoli canori di turno che vagano come meteore nei reality show italiani, anzichè “ascoltare” davvero i tanti artisti qualitativamente validi, seppur indipendenti, presenti sul web). Nel caso di Andrea Diletti siamo di fronte ad un prodotto discografico che si colloca appieno in un panorama pop/rock forse inflazionato, ma non si può negare che le idee e la gradevolezza lirica e musicale di questa “Vivo” dimostrino come la musica considerata appunto “pop”, non debba per forza essere indice di canzoni banali, ma può anche diventare sinonimo di ottima qualità. Nel brano Diletti infatti non canta l’amore infranto di turno, bensì descrive un profondo soliloquio con Dio, verso il quale, nonostante tutte le insicurezze e sofferenze umane, grida dal profondo dell’anima di non arrendersi e di sentirsi assolutamente “Vivo” appunto. I numeri parlano a favore del cantante di origini aquilane e residente a Pescara.
Il suo Myspace ha sfondato il muro delle 320.000 visite per tutto il 2008 (dato incredibile considerando che parliamo di un artista sconosciuto al grande pubblico). Il brano “Sono solo un uomo” è stato l’Mp3 più scaricato sul Nokia Trends Lab. La sua giovane carriera artistica è già costellata di oltre 30 premi e tanti prestigiosi piazzamenti in vari concorsi. Sul web si è spesso parlato di lui: ha rilasciato interviste su molte delle più importanti webzine musicali italiane (Musicalnews e Slam fra le altre)… Insomma a dirla tutta è quasi imbarazzante che un artista con alle spalle tanta gavetta ed esperienza non sia ancora supportato da una Major.
“ARIA” AL MOVIEPLEX – (di Carlo Di Stansilao) – Con “Aria”, film collettivo in dieci episodi, presentato in concorso al Festival di Cannes 1987, prosegue la rassegna “Cinema D’Essai”, realizzata dall’Istituto Cinematografico La Lanterna Magica e dalla Multisala Movieplex a L’Aquila, con quattordici appuntamenti, ogni martedì alle 18, sino al 4 dicembre. Dieci piccoli racconti da grandi opere liriche, diretti da i Robert Altman, Bruce Beresford, Bill Bryden, Jean-Luc Godard, Derek Jarman, Franc Roddam, Nicolas Roeg, Ken Russell, Charles Sturridge e Julien Temple. Finanziato dalle case discografiche RCA e Virgin, è una compilation messa in immagini, con, cm filo conduttore, John Hurt, che nell’ultimo episodio, truccato da pagliaccio, canta “Vesti la giubba” (Leoncavallo) e muore. La voce è di Enrico Caruso (1902). La parte del leone è fatta da Verdi (3 episodi) e da Leontyne Price che canta 4 arie (2 Verdi, Wagner e Charpentier). Godard ambienta un pezzo dell’ Armida di Lulli in una palestra di culturisti. Altman si balocca con la musica di Rameau e Roeg con Il ballo in maschera di Verdi. Un’operazione non solo interessante, spesso suggestiva, ma sopratutto unica nella storia del cinema. Il protagonista di tutti gli episodi, John Hurt, classe 1940, attore tipicamente britannico per riservatezza ed eleganza, con i suoi numerosissimi ruoli al cinema e a teatro, ha saputo discostarsi da questo stereotipo ed è diventato un superbo interprete di livello internazionale, con doti eccezionali di trasformismo, qui evidenziati splendidamente. Alla sua terza apparizione cinematografica è già nel cast di Un uomo per tutte le stagioni (1966) di Fred Zinneman, dramma storico vincitore di cinque premi Oscar. Dopodiché passa al leggero Alla ricerca di Gregory (1969), alla commedia d’avventure hustoniana La forca può attendere (1969) e, dopo aver affiancato Richard Attenborough in L’assassino di Rillington Place n. 10 (1970), è protagonista anche del fiabesco Il pifferaio di Hamelin (1972). Ruoli più o meno importanti che preparano la strada verso il successo di Fuga di mezzanotte (1977) di Alan Parker, film intenso e tagliente ambientato nell’orrore di un carcere turco, che lo premia con il Golden Globe come miglior attore non protagonista. Interpreta poi Allien di R. Scott (1979) e The Elephant man di David Lynch (1980) e ancora V per Vendetta di James McTeigue nel 2005, Lezione 21 di Alessandro Baricco nel 2007, sino a Harry Potter e i doni della morte – Parte I e Tron Legacy quest’anno. Il periodo migliore sono gli anni novanta, quando si traveste da “contessa” nella commedia amara di Gus Van Sant Cowgirl– Il nuovo sesso (1993), a fianco di una strepitosa e imprevedibile Uma Thurman partecipa all’avventuroso Rob Roy (1995) di Michael Caton-Jones (regista con il quale aveva già lavorato in Scandal – Il caso Profumo), affiancando la memorabile coppia Liam Neeson e Jessica Lange, dopodiché fugge nella fantascienza di Contact (1997) di Robert Zemeckis. Ha vinto due Oscar e due Golden Globe, quattro premi con due film: Fuga di Mezzanotte e The Elephant Man, ma, secondo noi, la sua prova più ardua e complessa, divisa fra dieci personaggi, la sviluppa proprio con Aria. Per informazioni, prenotazioni e progamma completa di “Cinema D’Essai”, vedi: http://www.movieplex.it/laquila/
BUS CUGNOLI – Uno scolabus nuovo di zecca per il trasporto degli alunni delle scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado di Cugnoli che l’Amministrazione comunale è riuscita ad acquistare grazie al contributo dell’amministratore delegato del Gruppo Fiat Sergio Marchionne. La cerimonia di consegna del mezzo si svolgerà, domani, lunedì 20 settembre alle 11.30 nel cortile del complesso scolastico (Musp) di contrada Santa Maria del Ponte inaugurato a febbraio scorso e costruito grazie all’intervento della fondazione di Torino “Specchio dei tempi – La Stampa” per sopperire alla carenze di strutture adeguate ad ospitare i giovani studenti di Cugnoli, le cui scuole sono risultate inagibili all’indomani del sisma del 6 aprile. “Presenteremo ai nostri ragazzi questo nuovo mezzo, un fiat ducato scuolabus XLH2 da 35 posti che il Comune è riuscito ad acquistare con un contributo minimo grazie al sostegno del gruppo Fiat e per questo voglio ringraziare il direttore delle relazioni istituzionali del Lingotto Ernesto Auci” – ha detto il sindaco Lanfranco Chiola .
Non c'è ancora nessun commento.