Comune, anche Pistoia lascia il PD
L’Aquila – (Nelle foto Col, Palazzo Margherita imbracato e puntellato, e Francesco Pistoia) - Secondo notizie ufficiose (mancano comunicati o dichiarazioni) la maggioranza comunale non è più numericamente tale, visto che anche il consigliere Francesco Pistoia avrebbe lasciato il gruppo del PD per scegliere il misto, peraltro sempre più consistente. I numeri per Cialente sono sempre più risicati e ad ogni votazione c’è il rischio che il governo cittadino “vada sotto”, come si dice in Parlamento. Di recente la maggioranza ha perso gli “organici” Colonna e Berardi e, in precedenza, Masciocco, che era pure assessore e se ne andò sbattendo una porta che si è finora rifiutato di riaprire. Dal consiglio, addirittura, è uscito Pierluiugi Tancredi, esponente di maggioranza. Non dimenticata la pesante lettera di commiato del direttore generale Massimiliano Cordeschi, che lanciava taglienti accuse alla politica come sistema “ingerente” e soffocante in Comune. Il malessere aumenta, diventa malattia. Le maggiorqanze sono solo parole, palazzo Margherita con le sue potenti imbracature che lo tengono in piedi è sicuramente più solido dell’amministrazione in carica. Che tarda a riallinerarsi, per ora ricorda la trasmissione radio Rai “Il ruggito del coniglio”. Ma, ironie a parte, la città comincia a chiedersi come possa funzionare in questo momento tanto impegnativo un’amministrazione che perde pezzi continuamente, non solo dalla turbolenta e scollasta maggioranza (c’è mai stata davvero?), ma anche dalla minoranza e addirittura dai meccanismi dirigenziali dell’istituzione. Alle lettere di dimissioni e al loro contenuto, spesso assolutramente imbarazzante, il sindaco e i partiti fanno a meno di rispondere, secondo il costume ormai consolidato ispirato al film “Il muro di gomma”. Un altro segnale, una conferma che spesso chi non rispondere, davvero non ha niente da dire. Altro che superiorità …
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