Protesta contro la filovia

Pescara – 30 MILIONI, “SOLDI SPRECATI” – A molti piace, ma ad altri no: sono coloro che oggi tengono una chiassosa manifestazione di protesta contro la filovia che unirà in sette chilometri di scorrevole percorso Pescara a Montesilvano. La protesta è organizzata dai sostenitori della cosiddetta “strada parco”, l’Associazione strada parco for ever. Cosa vogliono? In sostanza che sia abbandonato il progetto (del costo, affermano, di 30 milioni) atteso da una dozzina d’anni: una silenziosa e moderna linea di filobus che fa su e giù tra le due città, praticamente ormai unite dal cemento costiero. In tutto quasi 200.000 abitanti, che hanno bisogno di un collegamento rapido, economico, veloce e su un percorso preferenziale non ingombrato dal traffico. Solitamente, per muoversi tra le due città, se c’è traffico (e c’è quasi sempre) occorrono tempi esagerati, sia lungo l’arteria interna che sul lungomare. Un antico problema, comune naturalmente a molti altri centri costieri. L’attuale amministrazione è riuscita a sbloccare il progetto e con qualche decisionaismo (da molti apprezzato) ha fatto partire i lavori all’altezza delle Naiadi. Apriti cielo, sono arrivate subito proteste e portavoce della contrarietà: in sostanza, c’è chi non vuole rinunciare alla strada parco, oggi riservata a pedoni e ciclisti che si possono muovere in tranquillità. Anche loro hanno delle ottime ragioni. Ma ormai i lavori sono partiti e tutto quello che si potrà ottenere, sarà qualche aggiustamento. Lo ha chiesto a gran voce oggi il PD, che ha presenziato ad un siti in di protesta. Moreno Di Pietrantonio ha detto che, partiti i lavori, non si sa cosa potrà accadere e fin quando dureranno. Per altri, la filovia non arriverà mai a Francavilla nè tanto meno a Chieti, come si progettava anni fa per dare davvero una soluzione ai problemi della mobilità. Un’altra manifestazione, questa volta un’assemblea in comune, avrà luogo giovedì e la protesta sarà indirizzata al sindaco Albore Mascia in persona.