“Abbattere subito il maiale-cinghiale”

Ofena – Dino Rossi, del Cospa Abruzzo, ha inviato alle autorità provinciali e alla polizia provinciale il seguente esposto: “È un vero e proprio attentato all’economia agricola per colpa di chi non svolge al meglio le proprie funzioni come in questo caso il Corpo Forestale dello Stato, che invece di provvedere a far intervenire gli organi preposti, “ polizia provinciale”, per l’abbattimento immediato dello strano animale si limita a scattare foto da pubblicare sui quotidiani, mentre l’animale indisturbato seguita a fecondare a ad allattare la prole. Questo tipo di latitanza, comporta quello che si può notare nella foto, in allegato, scattata in un campo di mais, pochi giorni fa nel Comune di Ofena, presso i confini del Parco Gran Sasso Monti della Laga.
Sono anni che noi allevatori e agricoltori abruzzesi sfamiamo gli animali delle zone protette, Parchi e riserve naturali, con i nostri raccolti e i nostri vitelli: molte volte i danni vengono rimborsati contro voglia, addirittura i soldi dei raccolti del 2008 abbiamo ricevuto solo l’acconto del 30%. Nonostante ciò,” per i pagherò”,( per chi non l’avesse capito, si tratta di cambiali), non ci sono sconti, anzi se le paghiamo in ritardo, la banca chiede anche le spese.
Noi del Cospa speravamo che la scoperta di questo esemplare avesse fatto scattare un monitoraggio nei territori ricadenti nelle aree protette, al fine di fare un corretto censimento sugli animali ibridati, quindi l’abbattimento.
Si chiede per tanto un intervento di caccia selettiva ai cani-lupi e maiali-cinghiali, sul territorio, al fine di garantire la specie e salvaguardare quei pochi allevatori e agricoltori rimasti a competere con la crisi e con chi prende lo stipendio a fine mese per l’intera somma”.