Nuovi incontri su precari province Aq e Pe
L’Aquila- Sviluppi per la vicenda dei precari sia per la provincia dell’Aquila, sia per quella di Pescara. A L’Aquila, dice una nota dei sindacati CISL, CGIL, UIL e UGL: “Ieri il Presidente della provincia Del Corvo ha incontrato i rappresentanti della FP CGIL, CISL FPS, UIL FPL ed UGL e le RSU della Provincia dell’Aquila che avevano chiesto un incontro sul problema della stabilizzazione dei lavoratori precari. Nell’incontro, pur essendo emersa la volontà da parte dell’Amministrazione di non interrompere il rapporto di lavoro con i lavoratori precari della Provincia, non  è stato possibile delineare un percorso che possa portare alla stabilizzazione dei precari, in particolare ci è sembrato che l’Amministrazione non abbia preso in considerazione la condizione dei lavoratori che si trovano nelle condizioni della Legge Finanziaria relativa all’anno 2008 che potrebbero avere un percorso più abbreviato e lasciare maggiore spazio per tutti gli altri negli eventuali concorsi a tempo determinato che il Presidente ci ha proposto.
Alla scetticità da noi dimostrata sul fatto di sottoporre ad una ulteriore procedura concorsuale dei lavoratori che ne hanno già affrontata già almeno un’altra, per permettere loro di continuare un rapporto di lavoro precario con la Provincia non è stata data una risposta esauriente. Noi confidiamo che questi nodi possano essere sciolti in un tavolo tecnico che l’Assessore al Lavoro Retico ha promesso di convocare già dalla settimana prossima, una cosa certa è che il tempo è determinante in questa vertenza visto che nel mese di dicembre scadranno i contratti di questi lavoratori”. Sarebbe forse da evidenziare la particolare, drammatica situazione del lavoro a L’Aquila in seguito al disastro del terremoto, che appare del tutto particolare nel contesto abruzzese.
PESCARA – Lunedi’ pomeriggio si terra’ un ulteriore incontro, a Pescara, tra giunta provinciale, sindacati e capigruppo in Consiglio per analizzare la situazione dei 66 precari il cui contratto di lavoro scadra’ il 27 settembre prossimo. Lo ha annunciato il presidente della giunta, Guerino Testa, nel corso di un incontro promosso dall’Associazione Articolo 3 liberi e uguali proprio per parlare di precariato. Testa ha ricordato che si e’ tentato di individuare una soluzione per i precari ma sono arrivate notizie non confortanti sui tagli che l’ente potrebbe subire dal governo (2 milioni di euro il prossimo anno, 4 nel 2012). A chi gli ha chiesto se ci sono i fondi per la stabilizzazione Testa ha risposto che sono disponibili 1.400.000 euro, “ma bisogna fare delle attente valutazioni sull’uso di questi soldi per non avere problemi e non lasciarne a chi verra’ dopo”. Ha partecipanto all’incontro l’avvocato Valerio Speziale, legale rappresentante di molti dei 66 precari: “Manca una volonta’ specifica di stabilizzazione, perche’ – ha detto – la Provincia non solo sta esponendo il territorio a disservizi che si manifesteranno con la loro dismissione, ma si sta esponendo l’Ente a rischi di risarcimento davvero considerevoli, che non possono essere sottovalutati. Ci troviamo di fronte a persone con diritti maturati che li faranno valere per ottenere cio’ che e’ stato loro prospettato in piu’ di un’occasione, la cui stabilizzazione costa quasi quanto costera’ il futuro affidamento di quei servizi ad altro personale, sia esso di nuovo precario o esterno”. Gabriele Silvetti, altro legale rappresentante dei precari, ha puntato sulla responsabilita’ patrimoniale non solo dell’Ente, ma anche dei dirigenti pubblici in una mancata ma possibile stabilizzazione.
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