Taccuino 2: Bibbia a Chieti, Durante, UDU su posti letto, Gatti
BIBBIA, SI SCELGA CHIETI – Il Vice Sindaco, Bruno Di Paolo, sulla proposta del Ministro Gelmini di leggere la Bibbia nelle scuole, ha dichiarato quanto segue: «Ritengo la proposta del Ministro Maria Stella Gelmini circa l’opportunità della lettura della Bibbia nelle scuole un invito importante per tutelare e rispettare le nostre origini cristiane che non possono certamente essere messe in dubbio o in forse da strumentalizzazioni di varia natura che, in ragione della laicità dello Stato, vorrebbero negare a priori il nostro passato. Non si tratta di un atto discriminatorio nei confronti di altre confessioni dettato dalla mia fede cattolica, ma solo di pretendere che venga riconosciuta, senza false utopie, l’importanza del cristianesimo che, non va dimenticato, ha segnato profondamente oltre duemila anni di storia. Per questa ragione ho deciso di inviare una nota al Ministro Gelimini affinchè voglia prendere in considerazione l’idea di scegliere Chieti quale Comune pilota per promuovere questa iniziativa e ciò anche in virtù del fatto che la storia della nostra Città innegabilmente fondata su radici Cristiane si è caratterizzata nei secoli per il forte e stretto legame con il Vaticano.
DURANTE – Scrive il consigliere Adriano Durante: “Il Comune dell’Aquila deve assolutamente provvedere, con la massima sollecitudine, alla normazione delle cosiddette aree bianche. Si tratta di una questione aperta da anni che sta determinando serie ripercussioni in termini di programamzione urbanistica e che provoca, ormai da troppo tempo, una situazione di incertezza e un vuoto normativo di cui fanno le spese gli incolpevoli cittadini.
Ritengo pertanto, onde scongiurare il perdurare di questo empasse amministrativo, che il competente assessorato all’Urbanistica, deve avviare il processo di normazione in tempi rapidi.
Ricordo che si tratta di una questione che si trascina da molti anni e che, nel frattempo, i vari ricorsi al Tar e i successivi interventi urbanistici, anche e soprattutto successivi al sisma e afferenti alle politiche di ricostruzione, hanno precluso in gran parte il campo di intervento. A questo punto, davvero, credo che lasciar passare altro tempo sia gravemente lesivo nei confronti degli interessi dei cittadini”.
UNIONE UNIVERSITARI – Scrive l’UDU: “In data odierna sul sito dell’ADSU sono uscite le graduatorie delle Borse di Studio e Residenze Universitarie.
Dalla graduatoria delle Residenze risultano disponibili solamente 124 posti letto, quindi l’utilizzo di una sola palazzina del Complesso “ex Caserma Campomizzi”.
L’Udu L’Aquila ha più volte sottolineato la drammatica carenza di alloggi pubblici ed ha esortato Regione e Adsu a provvedere in tal senso con adeguati interventi.
Ad oggi risulta poco chiaro il perché dell’utilizzo di una sola palazzina della Caserma Campomizzi considerato che, con la nota n°97/c del 26 agosto 2010, il Commissario Straordinario dell’Adsu aveva assicurato la messa a disposizione anche della seconda palazzina, la cui disponibilità permetterebbe la copertura totale degli studenti risultati idonei alla domanda di alloggio pubblico.
Considerata la nota, l’Udu chiede al Commissario Straordinario e all’ADSU di dare immediata disponibilità della seconda palazzina, consentendo così la copertura totale degli studenti idonei del servizio alloggiativo a L’Aquila”.
BANCO ALIMENTARE – L’assessore regionale alle Politiche sociali, Paolo Gatti, ha fatto visita questa mattina, mercoledì 15 settembre, al Banco Alimentare dell’Abruzzo, insieme al consigliere regionale Federica Chiavaroli e al consigliere della Provincia di Pescara Sergio Fioriti. Ad accoglierli, nella sede di via Celestino V a Pescara, il presidente del Banco, Luigi Nigliato, il membro del consiglio direttivo Carlo Ciommi, il direttore della struttura, Cosimo Trivisani, e alcuni volontari. Nel corso della visita, l’assessore Gatti ha avuto modo di apprezzare il lavoro che quotidianamente il Banco Alimentare dell’Abruzzo svolge nella lotta alla povertà, raccogliendo cibo e donandolo a chi vive nel bisogno.
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