Scuola, la Regione sorda con i sindacati


Pescara – I sindacati del mondo della scuola lanciano l’allarme, in Abruzzo, per quanto riguarda la riduzione degli alunni (sono 1.677 in meno) e il taglio del personale (2.554 in meno in due anni tra Ata e docenti) e contestano la Regione, non avendo mai avuto la possibilita’ di incontrare il presidente, nonostante le sollecitazioni. Ad illustrare come stanno le cose sono stati oggi Andrea Leonzio della Cisl Scuola, Cinzia Angrilli della Cigl Flc, Carlo Frascari dello Snals Confsal, Marina Minicucci dello Gilda, e Enio Taglieri della Uil scuola. I dati forniti riguardano in primo luogo il taglio dei posti: nel 2009/2010 i posti in meno sono stati 1.442, e quest’anno i posti 1.112. Quanto alle supplenze annuali, l’anno scorso ne sono state autorizzate 678 (con una spesa di quasi 15 milioni di euro) grazie ai fondi per il terremoto ma ora si pone il problema del rinnovo di questi contratti, ritenuti ‘assolutamente necessari’. Ci sono a disposizione solo 4 milioni di euro residui per il 2010 e 2,3 milioni per il 2011. Per riattivare queste supplenze, dicono i sindacalisti, servono almeno 9 milioni di euro, ed e’ indispensabile affrontare la questione con la Regione, affinche’ intervenga presso il governo.
“Siamo amareggiati – ha detto Angrilli – che il presidente Chiodi non ci abbia mai convocato nonostante le diverse richieste che gli abbiamo fatto arrivare. La scuola, in questo periodo, e’ oggetto di tagli ma non ci sono investimenti ne’ miglioramenti”. Frascari si e’ chiesto “perche’ il presidente Chiodi non risponde ai sindacati. Sollecitiamo solo un tavolo di confronto. Abbiamo davanti anni difficili ed e’ necessario dare una mano ai precari”. “I tagli – ha commentato Minicucci – non hanno lo scopo di promuovere un rinnovamento didattico ma di azzerare i fondi. L’unica via percorribile e’ di far conoscere la situazione della scuola, che andrebbe pensata come patrimonio della societa’”. Taglieri ha ricordato che dopo il terremoto i sindacati hanno dato vita a un comitato pro-scuola “ma da allora non abbiamo piu’ visto l’assessore Paolo Gatti. Il fatto che centinaia di persone resteranno senza lavoro e’ un problema sociale. E bisogna anche pensare che non sempre viene rispettata la legge sulla sicurezza e gli studenti sono costretti in stanze anguste”. Commentando i dati Leonzio ha detto che “siamo nella impossibilita’ di garantire il funzionamento delle istituzioni scolastiche, non solo per i precari. La Regione si sta rendendo responsabile di un grave atto di irresponsabilita’ ed e’ ora di inchiodare Chiodi alle sue responsabilita’”. Da segnalare, tra l’altro, che ci sono 59 scuole con la reggenza, che gli immigrati sono passati dall’1,3 al 5 per cento.


13 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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