Scuola, 1.000 di meno nell’Aquilano
L’Aquila – “FINALMENTE SI PUO’ STARE INSIEME” - (Nella foto un musp scolastico) – Ci sono 2,5 milioni di euro per i libri scolastici, come leggerete più avanti. E la scuola intanto riparte. La data era quella del 20 settembre, ma naturalmente, in ossequio alla confusione che inevitabilmente ne deriva , molte scuole hanno riaperto i battenti prima, ovvero da oggi. Al momento sarebbe impossibile a chiunque sapere quali scuole sono aperte e quali debbono riaprire: siamo una regione di disordine insuperabile… Comunque, un conto si può fare subito ed è amaro: a L’Aquila in 1.000 si sono iscritti altrove. La città perde d’un colpo un piccolo esercito di studenti, e quindi anche di famiglie, trasferitesi evidentemente altrove. E meno lavoro per gli insegnanti, naturalmente. Un tracollo demografico, la prova provata del disagio che si prova tentando di restare in una città sconvolta, alienante, confusa, caotica, ma soprattutto sporca, trasandata fino all’inverosimile, senza cura, senza un minimo di incoraggiante cura dell’ambiente. Invivibile, scoraggiante nella sua incurabile bruttezza ordinaria, nel quotidiano. Per di più soffocata dal traffico, fin da oggi, nonostante le rotatorie spuntate a decine, una più brutta e “arronzata” delle altre, non completate, piene di plastica rossa e bianca. Alcune, come quella di Gignano, fortemente pericolose e prive di cordoli e segnali: un’indecenza, sotto gli occhi ciechi di un Comune ormai ridotto a gelatinosa indifferenza di fronte alle urgenze più vistose. Una vera desolazione. Confusione nella dislocazione degli uffici e dei negozi. Insomma, tutto sommato un vivere male che ha prodotto i suoi effetti: 1.000 sono andati via, e difficilmente torneranno. Tirando le somme, sono migliaia di persone, perchè ogni studente appartiene ad una famiglia, composta almeno da tre persone. E’ il primo test reale, la prima verifica possibile e immodificabile anche con spiegazioni forzate e arruffate. La gente va via. E 1.000 studenti non sono pochi.
I ragazzi, quelli che oggi sono rientrati nelle scuole ospitate in edifici in muratura ritenuti sicuri (ci sono anche 32 “musp” che ospitano scuole, ma torneranno in funzione entro il 20 settembre) si dicono incredibilmente contenti di essere tornati tra i banchi. Così , almeno, possono rivedersi, frequentarsi, stare insieme tutti i giorni, incontrarsi fuori della scuola, organizzare feste e balli, magari qualche sciopero rigeneratore, qualche protesta contro qualcuno o qualcosa. La vita, insomma, e la collettività recuperata dopo lo sbandamento estivo. Un assurdo, si capisce, ma in una città spezzettata come L’Aquila è comprensibile che sia così.
A questo punto siamo arrivati…
2,5 MLN PER LIBRI GRATUITI – Questa mattina la Giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Istruzione, Paolo Gatti, ha deliberato lo stanziamento di 2,5 milioni di euro per finanziare la fornitura gratuita totale e parziale dei libri di testo per l’anno scolastico 2010/11, attraverso la ripartizione dei fondi fra i Comuni della Regione. In particolare si tratta di 1,9 milioni per la fornitura di libri in favore degli alunni che assolvono l’obbligo scolastico e di oltre 600mila euro per la fornitura in comodato di testi per gli studenti delle superiori. La ripartizione dei fondi ai Comuni e’ basata su un criterio proporzionale della spesa sostenuta, nell’anno scolastico precedente, dagli stessi Comuni sulla base dei fondi nazionali assegnati alla Regione. Mentre le modalita’ di assegnazione e la scelta della documentazione da presentare per la richiesta di accesso ai contributi sono di competenza comunale. La valutazione della situazione economica degli studenti richiedenti resta fra i criteri decisivi per l’assegnazione dei libri di testo. “Nessun ritardo nell’assegnazione dei fondi – commenta Gatti – e nessuna preoccupazione di un vulnus addirittura costituzionale, come ha affermato qualche esponente dell’opposizione. Siamo in linea con l’iter di stanziamento dei fondi nazionali e garantiamo, prima dell’inizio dell’anno scolastico, importanti risorse per gli studenti abruzzesi piu’ bisognosi. Atto dopo atto cerchiamo di affrontare senza demagogia i nostri doveri istituzionali. Di faraonico c’e’ purtroppo – conclude – solo il supplizio al quale siamo costretti da una parte dell’opposizione che troppo spesso attacca e critica senza conoscere, o facendo finta di non conoscere i tempi e le procedure dell’attivita’ amministrativa”. (AGI) Com/Ett
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