Sevel, dati contrastanti su sciopero
Atessa – Clima teso e recuiproche minacce di ricorsi alla legge nella vertenza Sevel, in cui i fatti riferiti sono contrastanti e i dati contraddittori. E’ infatti guerra di cifre sull’adesione allo sciopero proclamato per oggi dalla Fiom Cgil contro il ricorso al lavoro straordinario del sabato alla Sevel, l’azienda del gruppo Fiat dove viene prodotto il furgone Ducato e i suoi omologhi a marchio Peugeot e Citroen. Secondo il sindacato avrebbe scioperato il 70 per cento dei lavoratori, mentre per il presidente provinciale di Confindustria Paolo Primavera l’adesione non arriverebbe neppure al 20 per cento. “Lo sciopero e’ riuscito – commenta Marco Di Rocco, segretario provinciale della Fiom-Cgil – e i lavoratori hanno compreso le ragioni proproste dalla Fiom. Da lunedi’ siamo comunque disponibili a riaprire il confronto per evitare altri scioperi sugli altri sabato di straordinario alla Sevele e per trovare una soluzione ai problemi che denunciamo da tempo: dal reintegro di una parte dei precari licenziati fino al pagamento del premio di risultato ai dipendenti”. Per la Fiom oggi la produzione si attestera’ sui 160 furgoni, a fronte dei 350 che normalmente escono dalle linee di produzione. Durissimo invece il commento di Primavera. “Non accetteremo mai – sottolinea – strumentalizzazioni sul nostro territorio di questioni nazionali che qui non hanno alcuna corrispondenza. E’ un atteggiamento irresponsabile da parte della Fiom, in un momento delicato come quello che stiamo attraversando in cui si registra una debole ripresa: e’ la prima volta, dalla primavera del 2008, che la Sevel richiede 4 giornate di lavoro straordinario”. Il presidente dell’associazione industriali critica pero’ anche il silenzio della politica e delle istituzioni in questa vicenda. “Un silenzio davvero assordante – aggiunge – il mondo politico deve intervenire, perche’ non puo’ da una parte chiederci piani di sviluppo economico per il territorio e poi non intervenire su queste situazioni”.
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