Giustizieri e Carabba per la Bonanni


L’Aquila – Gianfranco Giustizieri, lo studioso e scrittore aquilano che più di ogni altro si è dedicato alla scrittrice Laudomia Bonanni, e l’editore Carabba di Lanciano, rendono un secondo omaggio a “Laudomia, scrittrice senza tempo”, un “secondo viaggio tra gli scritti di Laudomia Bonanni”.
Il volume è stato presentato ieri, presente un folto pubblico, nell’auditorium che la Carispaq ha dedicato alle iniziative culturali e agli incontri in una città che ormai ne è quasi del tutto priva. Anche questo è uno degli aspetti encomiabili della banca aquilana, che comunque, con Stefania Pezzopane, alla scrittrice morta a Roma nel 2002 (riposa nel cimitero aquilano accanto alla inseparabile sorella Maria Luisa), ha intitolato un prestigioso premio annuale di poesia. La prossima edizione fra qualche settimana con un ospite di statura internazionale.
Il volume di Giustizieri è stato presentato presente l’avv. Pierluigi Pezzopane per il comune, da Walter Capezzali (Storia Patria) e da Sara Teardo, docente a Princeton (USA), che sta preparandosi alla traduzione del volume della Bonanni “La rappresaglia”, prossimo alla pubblicazione negli Stati Uniti. L’attrice Eva Martelli ha letto diversi brani della scrittrice, della quale è stato esaltato soprattutto lo spirito femminista ante litteram, che si evidenzia in molti dei suoi romanzi, a cominciare dai primi racconti giovanili. Il lavoro di Giustizieri è dedicato con sensibilità e devozione a Teresa Cepparulo, ricercatrice preziosa scomparsa nel terremoto aquilano del 2009. Giustizieri ha portato a termine, come già fece per il primo volume, una ricerca di una meticolosità e accuratezza senza uguali, con documenti, corrispondenza, fotografie, momenti e sensazioni confessate della scrittrice aquilana: un’indagine colta e paziente sulle molte “zone d’ombra” – come le definisce l’autore – che erano rimaste inesplorate nel primo lavoro intitolato “Io che ero una donna di domani”.
Giustizieri trasforma una ricerca culturale in un documento dai mille valori, anche scientifici, se la storia, come molti ritengono, è una disciplina “anche” scientifica. Un libro che fa luce, che rivela, anche a chi la Bonanni la conosceva meglio, vivendole accanto tra L’Aquila e Roma, dove abitava dai primi anni ’70, e dove ha lasciato la vita: una lunga vita vissuta nella meditazione, nella curiosità per gli esseri umani e le cose, i fenomeni e la natura, tra carte e penna, pensieri e antesignane convinzioni emergenti oggi proprio grazie a Giustizieri. Ma anche a studiosi e ricercatori come Fausta Samaritani, Anna Maria Giancarli, lo stesso Walter Capezzali, il prof. Cordeschi, e molti altri, tra i quali un posto speciale occupa Pietro Zullino, giornalista, scrittore, studsioso che tra i primi e con maggior fervore ha gettato le basi del rilancio della scrittrice, anche mediante l’Assocazione aquilana dedidata alla Bonanni, che Zullino ha voluto e anima insieme con Giustizieri, Giuliano Tomassi e Gianfranco Colacito.
La editrice Carabba di Lanciano (dopo una prima iniziativa della casa editrice Textus) conferma il proprio lignaggio di grande profilo culturale e storico, dedicando alla scrittrice la propria elegante e approfondita attenzione: buon sangue non mente, e il passato glorioso dell’editore abruzzese, grazie al presidente prof. Serafini e ai suoi collaboratori, viene conferrmato oggi e ribadito proprio grazie alla attenta scelta di materiale di valore, soprattutto saggi. Anche e soprattutto questo, oggi, è la cultura abruzzese.
Walter Capezzali, da storico attento, ha ricordato che L’Aquila aveva da anni dedicato una strada al fondatore della Carabba, Rocco: purtroppo, ha detto, divenuta strada notissima e bazzicatissima perchè c’era un ufficio per l’assistenza ai terremotati…
(Nelle foto Col: la presentazione del libro, Sara Teardo, Gianfranco Giustizieri e – con gli occhiali – Pietro Zullino. Il marchio storico della Carabba di Lanciano)


11 Settembre 2010

Categoria : Cultura
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