G.I., un’azione politica innovatrice
L’Aquila – (di Giovanni Farello, coordinatore comunale Generazione Italia) – Lo scenario di incertezza e di scoramento nel quale gran parte della cittadinanza vive da 17 mesi dovrebbe porre la necessità di un profondo ripensamento, da parte del mondo politico, sulle azioni che – da loro – sono state intraprese, sulla giustezza degli obiettivi posti, nonché sui risultati ottenuti.
Se non poteva essere immaginata da nessuno la tragedia dello scorso 6 Aprile, delle cui dimensioni non ne siamo ancora totalmente consapevoli, e che non deve servire come strumento di “polemica” contro questo o quell’amministratore che si è trovato a gestirla, doveva e poteva essere immaginata, e quindi messa in pratica, quell’azione politica in grado di rimettere al centro dell’Abruzzo il territorio aquilano conferendogli una “mission” di ampio respiro in grado di ridare entusiasmo e voglia di fare alla cittadinanza che – attraverso una scatto d’orgoglio – avrebbe volentieri contribuito anche mettendo da parte individualismi e convinzioni politiche.
Purtoppo ciò non è avvenuto, non si è progettato un futuro per la Città, si è tentennato sul cosa dovesse diventare : Città Universitaria? Città della Cultura?, Città del terziario? E mentre si “navigava a vista” venivano perse infinite occasioni di rilancio della Città. Il sisma, nella sua drammaticità, ha inferto un’accelerazione notevole al fenomeno con il risultato che – ad oggi – oltre a non esistere più la Città in termini materiali, rischiamo di perdere anche quel tessuto sociale senza il quale parlare di “ricostruzione” è mera utopia.
Queste brevi e frammentarie considerazioni sono condivise dai molti che non si rassegnano ad un ruolo di “spettatori” ma che – animati da un serio spirito concretamente costruttivo e ancora certi che il binomio politica – malaffare sia l’eccezione e non la regola – hanno deciso di mettersi in gioco, attraverso l’offerta del proprio contributo di idee e di proposte, per la individuazione di un progetto che possa restituire alla Città la sua dignità di Capoluogo di Regione perseguendo l’obiettivo che il “Bene Comune” è valore sovrano sul “bene dei singoli” ed è attraverso il “bene dei singoli” che si costruisce il “Bene comune”
Sono stati fondati a questo fine, anche a L’Aquila, i Circoli di Generazione Italia che rappresento in qualità di Coordinatore Comunale e che nell’ambito di un centro-destra idealistico e non ideologico fanno riferimento a quel movimento di pensiero che il Presidente Fini ha espresso chiaramente nel suo recente discorso alla Festa Tricolore di Mirabello.
Sono in programma per il prossimo mese una serie di incontri pubblici per analizzare lo stato delle cose, le possibili soluzioni, i percorsi più utili per raggiungere gli obiettivi e ogni, seppur minimo, contributo non solo sarà di estrema utilità ma darà forza ad un progetto globale e concreto che potrà ridare dignità al nostro territorio.
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