Baraonda gestionale e danni irreversibili


L’Aquila – CAOS NELLA GESTIONE DELLE EMERGENZE – (di Enzo Lombardi, presidente commissione comunale garanzia e controllo, nella foto) – Alla baraonda gestionale per la ricostruzione dell’Aquila, già in atto da tempo, in particolare, del suo Centro Storico, si è aggiunta la problematica attività di informazione e gestione della nuova emergenza determinata dallo sciame sismico nel comparto territoriale a cavallo del confine tra la Provincia di Rieti e quella dell’Aquila che ricomprende Montereale e l’Alto Aterno.
All’Aquila da una decina di giorni tutto è fermo e le attività, specie quelle nel Centro Storico, battono penosamente il passo.
La Città ed il suo Centro hanno assunto un aspetto ancora più spettrale ed invivibile anche rispetto al periodo dell’immediato post-terremoto del 6 aprile 2009.
Certamente, il nuovo sciame sismico meritava e merita molta prudenza ed attenzione. E’, però, altrettanto certo che gli esiti attuali di un allarmismo generalizzato e, forse, ipervalutato potrebbe portare a comportamenti emergenziali dettati dalla necessità di dover assumere provvedimenti a tutela della comunità che si rivelino errati o omissivi con conseguenze guiridico-amministrative e civilistica, quando non penale, come già accaduto.
Senza voler giudicare se gli atteggiamenti e le misure sinora adottate siano state o no opportune, è certo, che, assieme alla realtà di una Città divenuta spettrale e dei suoi cittadini abbandonati a se stessi ed in fuga dai territori terremotati, si è verificato che, a causa della totale chiusura del Centro Storico- tranne che per gli ospiti ed addetti di un albergo e per gli impiegati di due banche!- a farne le spese immediate sono stati solo i poveri esercenti che avevano avuto il coraggio di riaprire i loro esercizi dando avvio ai primi segnali, molto apprezzati da tutti, di ripresa di una qualche attività economica utile in quanto fioriera di ulteriori sviluppi positivi.
Di fronte alla personale constatazione che, nonostante la riapertura dal giorno 7 settembre dei pochi locali e negozi del Centro Storico, forse anche per una carenza di informazione, essi appaiono desolatamente vuoti di clienti.
Vorrei invitare gli aquilani e quanti lo vogliano a tornare numerosi a frequentare le poche centinaia di metri e di spazi ritornati a parziale pubblica fruizione e, in particolare, a voler riaffollare gli esercizi commerciali del Centro Storico che con molto coraggio hanno deciso di affrontare grandi rischi e spese per la rinascita della Nostra Città e per dare apprezzati servizi a tutti.


10 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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