MPA: aziende e nomine, che figuraccia…


L’Aquila – (di Corrado Ruggeri, segretario comunale MPA) – Lunedì scorso il Sindaco Cialente ha ufficializzato le nomine dei nuovi Consigli di Amministrazione delle aziende municipalizzate. Nessun giudizio sui nuovi nominati, come fatto già in passato. Preferiamo fare delle osservazioni in relazione ai risultati che sapranno raggiungere, anche se qualche “carriola” è stata inserita fra i nuovi amministratori. Certo la sostituzione della quasi totalità dei precedenti amministratori è la più completa conferma del fallimento delle scelte fatte da Cialente.
Quando queste nomine furono fatte 3 anni fa, il Primo Cittadino urlò ai quattro venti che tali scelte erano state fatte solo ed esclusivamente sulle professionalità dei soggetti e non per indicazioni partitiche.
I risultati di oggi indicano chiaramente che Cialente ha sbagliato in entrambi i casi: se le aveva fatte sulla professionalità ed ora li sostituisce significa che di professionale avevano ben poco, se invece furono fatte su indicazioni dei partiti, allora fu bugiardo (e non è una novità). La cosa peggiore è che continua a insistere su questo percorso.
A metà strada del mandato del CDA di una azienda, il Sindaco ha provveduto a nominare un Amministratore Delegato, a suo dire di grandissime capacità, che per il bene della sua città avrebbe rinunciato ad una splendida carriera pur di dare un contributo alla sua città. Ora però Cialente lo trasferisce su uno strapuntino.
Ma questo interessa molto poco. Quello che conta di più è sapere quale siano gli obiettivi che il Sindaco ha dato a questi CDA, con quali tempistiche e con quali mezzi.
Tre anni fa, quando il sindaco con grande enfasi annunciò che aveva ridotto i compensi ai componenti dei CDA delle aziende e che aveva ridotto il numero degli amministratori, gli feci presente, con un comunicato stampa, che un presidente di azienda – perché di aziende si tratta – deve essere un manager. Nessuna proprietà di aziende nomina il proprio manager perché percepisce un compenso più basso dell’usciere, ma per le proprie capacità e le capacità si pagano.
Tornando alle scelte, ci dica Cialente se le accuse lanciategli dal Consigliere comunale Giuseppe Bernardi e la sua uscita dalla maggioranza sono fondate o prive di fondamento.
Dica anche, il Sindaco, se l’AFM verrà smantellata o meno, se il ramo pedagogico dell’azienda – fiore all’occhiello e super promossa dalla città con le iscrizioni – resta, sarà potenziato o chiuso. Se l’azienda ritornerà a fare utili, come li ha sempre fatti fino all’insediamento di questa Giunta, oppure no.
Dica se la città tornerà pulita o se dobbiamo ancora avere i cassonetti dell’ASM stile Napoli pre-Bertolaso.
Dica se dopo oltre un anno l’AMA riuscirà a raggiungere gli insediamenti del progetto C.A.S.E.
Dica se il Comune manterrà le attuali azioni del SED o se il CDA ha il compito di acquistare tutto il pacchetto azionario, o vendere la proprietà del Comune. Temo purtroppo che la mia volontà di conoscere le risposte a queste domande (che interessano tutti gli aquilani) si scontri con l’atteggiamento tipico di Cialente.
Lui è tutto d’un pezzo: non parla”.


09 Settembre 2010

Categoria : Politica
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