Sevel, braccio di ferro iniziato
Atessa – Inaspriti i rapporti tra azuienda Sevel (la maggiore azienda abruzzese, che produce i furgoni Ducato) e parte dei sindacati, comincia il braccio di ferro. Il sindacato FIOM ha annunciato che presenterà denuncia per comportamento antisindacale nei confronti dell’azienda, che oggi – come era prevedibile – non ha acconsentito che entrassero nello stabilimento per un’assemblea sindacale indetta localmente due dipendenti della Fiat di Melfi, licenziati, riassunti per ordine del giudice, retribuiti ma non impiegati in attività produttive. La stessa situazione, hanno detto alcuni sindacalisti della Sevel, che è toccata in Abruzzo a quattro lavoratori. Per la FIOM, l’azienda agisce illegittimamente. L’assemblea di oggi è stata definita “molto partecipata” ed ha riguardato i gravi problemi dello stabilimento abruzzese, della eliminazione nei mesi scorsi di lavoratori precari, del rifiuto a dialogare attribuito dal sindacato ai dirigenti della Sevel che mira a mantenere la solita produzione, o magari ad accrescerla, ma con meno lavoratori. Condannate dalla FIOM le violenze di ieri a Torino, che hanno riguardato anche il capo della CISL, Bonanni.
Non c'è ancora nessun commento.