“Sakineh, sacrificio da condannare”
L’Aquila – “La pena di morte per lapidazione a Sakineh Ashtiani deve essere pubblicamente e chiaramente condannata a tutti i livelli istituzionali e dall’intera società civile. Non potrà mai esistere nessuna valida motivazione alla base di una sentenza tanto riprovevole”. Così si esprime l’ex assessore alle Relazioni con i paesi del Mediterraneo per la Regione Abruzzo, Mimmo Srour (in foto) che aggiunge: “Ho apprezzato l’iniziativa del Parlamento europeo riunito in seduta plenaria a Strasburgo ma una sospensione della sentenza non basta, per questo mi appello alle istituzioni locali, nazionali e ai Paesi del Mediterraneo in particolare affinché un grido comune riesca a scongiurare l’esecuzione. Il diritto alla vita – prosegue Mimmo Srour – è inalienabile e battersi per Sakineh significa battersi per tutte quelle donne e quelle madri che sono vittime di una concezione arretrate del diritto alla vita. Non credo – conclude Srour – che esista nessuna giustificazione culturale o religiosa allo svilimento della vita umana”.
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