“Città senz’anima”


L’Aquila – (di Ugo Centi – Controaliseo) – Se città vuol dire spazi in cui ci si riconosce, allora L’Aquila non è più una città, perché i suoi spazi sono anonimi.
Se città vuol dire arte della rappresentazione urbana, allora L’Aquila non è più una città, perché l’unica rappresentazione che resta è quella della propaganda.
Se città vuol dire futuro, allora L’Aquila non è più una città, perché non ha richieste qualificate per il futuro; non ha possibilità nuove e diverse rispetto al quotidiano ed al consueto.
Se città vuol dire identità, allora L’Aquila non è più una città, perché non può esserci identità in sprawls disgregati e impersonali,dove è rotto ogni rapporto tra l’individuo e la comunità.
Se città vuol dire… città, allora L’Aquila non lo è più, perché in essa l’uomo, in quanto tale, non realizza i suoi ideali né da vita alla sua civiltà.


07 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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