“Città senz’anima”
L’Aquila – (di Ugo Centi – Controaliseo) – Se città vuol dire spazi in cui ci si riconosce, allora L’Aquila non è più una città , perché i suoi spazi sono anonimi.
Se città vuol dire arte della rappresentazione urbana, allora L’Aquila non è più una città , perché l’unica rappresentazione che resta è quella della propaganda.
Se città vuol dire futuro, allora L’Aquila non è più una città , perché non ha richieste qualificate per il futuro; non ha possibilità nuove e diverse rispetto al quotidiano ed al consueto.
Se città vuol dire identità , allora L’Aquila non è più una città , perché non può esserci identità in sprawls disgregati e impersonali,dove è rotto ogni rapporto tra l’individuo e la comunità .
Se città vuol dire… città , allora L’Aquila non lo è più, perché in essa l’uomo, in quanto tale, non realizza i suoi ideali né da vita alla sua civiltà .
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