Alpini, catturati pericolosi insorti
Herat (Afghanistan) – Le forze di sicurezza afgane hanno catturato due pericolosi individui collegati ad una cellula di insorti di Farah, al termine di un’operazione condotta nel villaggio di Nowabad – nei pressi di Bala Boluk – insieme agli Alpini del 9° reggimento e a forze statunitensi. Secondo gli investigatori afgani i due arrestati sono sospettati di aver provocato il ferimento di tre soldati afgani e di 5 civili (tra cui 3 bambini) in un attentato avvenuto ieri mattina nei pressi di Farah, e di essere coinvolti in una serie di attacchi rivolti alle forze di sicurezza locali e a quelle di ISAF, tra cui quello contro la base italiana di Bala Boluk.
L’operazione che ha portato alla cattura dei due è scattata poche ore dopo l’attentato e ha visto la partecipazione della 143ma compagnia del 9° Alpini comandata dal capitano Mario D’Angelo, di Sulmona, che ha circondato l’abitato di Nowabad e ha consentito l’intervento della polizia afgana, che ha sequestrato 20 chili di oppiacei e numerosi componenti per la fabbricazione di ordigni rudimentali.
Nei giorni scorsi la partnership tra i militari italiani e la polizia afgana aveva portato inoltre al ritrovamento di una motocicletta imbottita di esplosivo che era stata disinnescata dagli specialisti del genio della Task-Force Centre di stanza a Farah.
“L’operazione è il frutto della grande collaborazione esistente tra il contingente italiano e le forze di sicurezza afgane, grazie
alla quale è stato segnato un successo nella lotta agli attacchi indiscriminati contro la popolazione e i militari, soprattutto in un periodo delicato come quello delle prossime elezioni”, così ha dichiarato il colonnello Franco Federici al termine dell’operazione.
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