Berlusconi conferma promesse e impegni – “I potenti del mondo nella capitale del dolore”


20090519-barrosoL’Aquila – “Guido, ma perchè nessuno ha ancora occupato qualcuna delle mie case messe a disposizione dei terremotati?”. Lo ha chiesto Berlusconi a Bertolaso, dopo che a lui qualcuno aveva chiesto la stessa cosa. E’ però emerso che nessuno ha ancora presentato istanza per occupare una delle dimore del premier, sia in Lombardia che in Sardegna. Dopo questa curiosa premessa, le notizie. L’Università troverà sede nella GdF di Coppito, e l’ospedale da campo del G8 sarà pronto a L’Aquila entro il mese di giugno. Sarà ben attrezzato e funzionale, cosa ben diversa dall’attuale tendopoli sanitaria in cui lavorano medici, paramedici, e trovano ospitalità i malati. Inoltre, chi non ha più casa, ne avrà una entro le prime settimane di settembre. E’ quanto ha ribadito Silvio Berlusconi, questa sera, nella conferenza stampa con il presidente della commissione europea Barroso, alla GdF.
Sul G8, il premier si è detto più che convinto che trasferirlo a L’Aquila (“capitale del dolore”) sia stata una decisione giusta. I capi di stato che interverranno saranno almeno 27. “Porteremo qui i potenti della Terra e i più importanti protagonisti del mondo politico ed economico”, ha detto Berlusconi.
“Il quesito e’: dobbiamo tenere in piedi quello che c’e’ e ricostruirci intorno oppure ricostruire tutto da zero? Io sono per quest’ultima opzione”. Cosi’ il Presidente del Consiglio si e’ rivolto al presidente della Commissione Ue, Jose’ Manuel Barroso, durante il sopralluogo a Onna, la frazione de L’Aquila, distrutta dal sisma del 6 aprile. Berlusconi e Barroso si sono soffermati in particolare su una piccola chiesa, quasi completamente crollata, e Berlusconi ha sottoposto il quesito a Barroso, ovvero se sia piu’ opportuno ricostruire attorno alle macerie oppure ricominciare da zero. Barroso ha chiesto al premier quale fosse l’opinione prevalente e Berlusconi ha risposto: “Non c’e’ ancora un’opinione prevalente, ma io sarei per la seconda ipotesi”. Berlusconi e Barroso hanno dato vita anche ad un breve scambio di battute perche’ Berlusconi si e’ rivolto al Presidente della Commissione Ue in francese. Barroso lo ha interrotto e sorridendo ha aggiunto: “Parla pure in italiano che lo capisco”. (Christian De Rosa – Gianfranco Colacito)


19 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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