Dove finiscono gli scandali denunciati?
Francavilla – Ci scrive Rallaele D’Amario: “Essere ingannati…… e non poter fare niente.
Ogni giorni siamo invasi da notizie televisive che riguardano la cattiva gestione della “cosa pubblica”; in realtà i servizi sono mandati in onda con lo scopo denunciare pubblicamente l’episodio. Risultato? Il cittadino continua ad accumulare veleno e le cose denunciate appunto pubblicamente non si sa dove vanno a finire.
A tal proposito vorrei prendere ad esempio due servizi televisivi di recente divilgazione:
Lecce -L’istituto penitenziario di Lecce, da due anni vuoto ( cioè senza nessun detenuto) poiché in attesa di ristrutturazione, è custodito puntualmente, ogni mattina da 18 poliziotti e 10 impiegati. È una notizia che fa accapponare la pelle e riempire di rabbia, pensando a quanto spreco del denaro pubblico, ma soprattutto pensando alle responsabilità, che in questo caso, credo non siano difficili da reperire.
L’Aquila – è emerso che da almeno due anni è stato approntato un ( successivamente sembre che sono due gli istituti) nuovo istituto dello studente, per circa 30 posti, costruito con patrimonio pubblico, ma non è mai stato aperto. La motivazione, sembra, è che la gestione è troppo onerosa. Orbene, viene spontaneo pensare che, oltre ad avere buttato anche in questa occasione denero pubblico, probabilmente, a valle del tragico terremoto, avremmo potuto evitare di avere sulla coscienza gli 8 ragazzi periti nel vecchio istituto dello studente. Questo messaggio è solo un piccolo esempio di quanto siamo colpiti dalla inefficienza delle istituzioni, e di quanto poco contiamo come cittatini….sovrani? – Forse, illudendoci, ogni cinque anni. Per il resto, forse sarebbe meglio spegnere il televisore”.
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