Romeni confessano: “Non volevamo uccidere”


Chieti – RISOLTO CASO AGRICOLTORE ASSASSINATO – Hanno atteso che rincasasse per rapinarlo, poi hanno perso la testa: l’hanno aggredito, picchiato ma non volevano ucciderlo. Hanno ammesso le proprie responsabilità Ilie Lautau e Anghel Barbu Adi, 19 e 22 anni, i due romeni arrestati perchè indagati dell’omicidio di Gino Mincone, l’anziano agricoltore di 77 anni trovato cadavere nel suo casolare in località S. Martino di Chieti la notte tra il 30 e il 31 agosto. Interrogati questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Chieti, Marina Valente, i due hanno confessato di essersi appostati in casa dell’anziano per rapinarlo. Poi le cose sono degenerate. Secondo i primi accertamenti, Mincone sarebbe morto per strangolamento. Si è invece dichiarato totalmente estraneo ai fatti Luigi Pangianella, il 45enne artigiano pescarese coinvolto nella vicenda per concorso in rapina ed evento non voluto. Al giudice l’uomo ha dichiarato di aver accompagnato in macchina i due romeni, che conosce in quanto lavorano per lui aiutandolo nella raccolta di materiale ferroso, fino a Dragonara, ovvero a circa un paio di chilometri dall’abitazione di Mincone, perchè i due, senza fissa dimora, erano in cerca di un alloggio. Al termine degli interrogatori il gip ha convalidato gli arresti tramutandoli in ordinanze di custodia cautelare in carcere. Si attendono ora gli accertamenti che i carabinieri del Ris compiranno su alcuni reperti di sangue rinvenuti sugli indumenti dei due romeni.


03 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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