Rischio sisma, più aree di attesa
L’Aquila – SOLO SPAZI SPORCHI, OPPURE PREDISPOSTI? – NESSUNO PENSA A VIA DEI MARRUCINI – Il tavolo comunale di Protezione civile, con il coordinamento dall’assessore Roberto Riga, ha provveduto all’integrazione delle aree di attesa, destinate alla prima accoglienza della popolazione in caso di evento sismico.
Le integrazioni riguardano, in particolare, le seguenti zone del tessuto urbano e relative aree di attesa:
Via Strinella: piazzale Unicef
V.le della Croce Rossa, quartiere San Sito, quartiere Santanza, quartiere Santa Barbara: piazza d’Armi; piazza Italia; piazzale antistante supermercato Coal (San Sisto)
Pile: piazzale ex Italtel; piazzale antistante centro commerciale Meridiana.
(Ndr) – Il momento è sicuramente difficile per tutti, e di più per il comune, ma nell’interesse di tutti occorre domandare: queste aree di attesa sono soltanto semplici spazi aperti, oppure dispongono di un qualche minimo tipo di predisposizione, attrezzatura, sono preparate, sono almeno pulite e diserbate, liberate da rifiuti? La città è ovunque luridca, ridotta in condizioni impressionanti di abbandono e sporcizia, figuriamoci dei semplici spazi aperti scelti sulla carta e infilati in un elenco alla rinfusa. Esiste una segnaletica per arrivarci, esistono piani di intervento sull’eventualità che si ponga la necessità di arrivarci, e quindi si formi un traffico caotico e incontrollato, come avviene in condizioni normali, figuriamoci nell’ermergenza?
Inoltre, cosa vuol fare il comune per le 60 famiglie costrette ad abitare in via Marrucini (Banca d’Italia), tra macerie e palazzi pericolanti o in parte crollati? La città è stata chiusa, via Marrucini no, eppure è a massimo rischio crolli. C’è gente di serie B, lo sapevamo, in questa città , ma con il rischio sismico nessuno deve giocherellare o perdere tempo.
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