Precari province, comincia la battaglia


Pescara – OCCORRE UNA MOBILITAZIONE GENERALE – Comincia o sta per cominciare in tutto l’Abruzzo la battaglia dei precari delle amministrazioni provinciali, che vedono con paura avvicinarsi le scadenze dei loro contratti e ritengono che sia loro negato non solo il futuro, ma la sopravvivenza, in un momento di crisi profonda e in un territorio (come quello aquilano, ad esempio) fortemente provato e sotto stress continuo, anche per l’evoluzione non positiva del fronte sismico. Primi a partire i precari della Provincia di Pescara. In vista della scadenza dei contratti di lavoro dei 66 precari di questa Provincia (che a fine settembre torneranno a casa) i sindacati si mobilitano. Oltre a un sit in di protesta promosso per questa mattina dalla Cgil davanti al Palazzo della Provincia si e’ attivata la Confsal Fenal Cse che ha contestato la politica messa in atto negli ultimi anni dall’ente perche’ a fronte di oltre cento pensionamenti avvenuti negli ultimi sette anni sono stati promossi 47 concorsi (banditi nel 2008) ma nessuno di questi ha interessato i servizi e le attivita’ coperti dai precari. Inoltre, nonostante questa situazione, il costo del personale e’ aumentato perche’ dal 2007 rientrano in tale voce anche le spese per cococo, internali, staffisti e incarichi. Dopo anni e anni – conclude il sindacato – ci si ritrova senza soldi e senza unita’ stabilizzate.
(Nella foto amministratori provinciali con il presidente Testa: tocca a loro trovare una soluzione per 66 precari quasi alla disperazione)


03 Settembre 2010

Categoria : Cronaca
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