Confcommercio su sistema ospedaliero
L’Aquila- (da Confcommercio L’Aquila) – (Nella foto la protesta per l’ospedale dui Casoli, uno dei colpiti) – La cosiddetta riorganizzazione del sistema ospedaliero regionale altro non è che l’ennesimo colpo mortale alla sopravvivenza dei piccoli centri abruzzesi ed in particolare a quelli delle aree interne e montane che continuano ad essere considerate a torto marginali e penalizzano ulteriormente le popolazioni residenti, gli ultimi dei “mohicani” che continuano a vivere tra le tante difficoltà nei propri luoghi di origine.
Tagli ai servizi scolastici, tagli ai servizi postali e ora chiusure di presidi sanitari non potranno che favorire il fenomeno dello spopolamento già in atto e, quindi, invece che contrastare questo inarrestabile e negativo processo, cosa alla quale dovrebbe dedicarsi una classe dirigente attenta e responsabile, in maniera indiretta e sciagurata lo si incentiva trascurandone i negativi effetti anche per le economie locali, già peraltro in difficoltà.
Continuando in questa direzione le attività commerciali, artigiane, insomma tutte le attività produttive, soffriranno le conseguenze di questo errore strategico per l’oggi e ancor più per il futuro.
E così, nel tempo, anche le piccole attività scompariranno da ampie zone della Regione e altri, gli ultimi, servizi chiuderanno i battenti.
Per non parlare anche del Turismo, vogliamo forse pensare di attrarre flussi non garantendo presidi sanitari?
A tal proposito poniamo un quesito: ma secondo voi i turisti non considerano importante la presenza di presidi sanitari nei luoghi di villeggiatura per effettuare le proprie scelte?
Queste brevi riflessioni, frutto dei lavori dell’odierna Giunta Provinciale, le sottoponiamo all’attenzione di chi ha ancora tempo e modo per orientare decisioni che peseranno non poco sul futuro sociale ed economico di una vastissima area del nostro Abruzzo, quello interno che continua e si ostina a resistere sui propri sassi identitari che non vogliamo abbandonare.
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