Rimborsi pedaggi, e quando mai? “Conviene abbassarli come risarcimento degli utenti”
L’Aquila – Aspettare che si mettano a punto i meccanismi per il rimborso delle maggiorazioni sui pedaggi, dichiarate illegittime dal Consiglio di stato, è un’utopia. Quando mai lo Stato italiano è risultato capace di un gesto di correttezza, quando ci sono di mezzo i soldi? Ma una soluzione ci sarebbe. Il Codacons ha chiesto all’Anas una riduzione temporanea delle tariffe autostradali, proporzionale agli aumenti dei pedaggi annullati ieri dal Consiglio di Stato. Il periodo di validita’ di questa riduzione dovra’ essere pari alla durata dei rincari, ossia 36 giorni (dall’1 luglio al 5 agosto). E’ la proposta che l’associazione dei consumatori avanza mentre prosegue la raccolta di pre-adesioni alla class action che presentera’ nel caso in cui non dovessero essere concessi agli automobilisti i rimborsi dei maggiori pedaggi pagati. “Cosi’ facendo – spiega l’associazione in una nota – sarebbe possibile indennizzare in modo automatico e senza difficolta’ tutti gli automobilisti che utilizzano le autostrade, evitando ben piu’ tortuose procedure e contenziosi legali che per l’Anas avrebbero un costo non indifferente”.
“Cio’ che e’ certo – conclude il Presidente Carlo Rienzi – e’ che se non verranno accordati i rimborsi spettanti agli utenti, si procedera’ ad una azione collettiva. Gia’ da ieri migliaia di cittadini stanno scaricando i moduli di pre-adesione, al punto che la relativa pagina del blog www.carlorienzi.it e’ al momento irraggiungibile a causa del sovraccarico di richieste”. Da domani il modulo in questione sara’ scaricabile gratuitamente dai siti www.codacons.it e www.carlorienzi.it
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