Lolli: “Inpdap, qualcosa si muove”
L’Aquila – Scrive l’on. Giovanni Lolli: “Dopo la denuncia fatta nei primi giorni di agosto finalmente qualche cosa si muove, l’Inpdap sembra avere preso coscienza dell’errore fatto ma deve ancora rendersi conto che non può scaricarlo sui cittadini. La sospensione anche per i residenti fuori cratere degli adempimenti tributari nei mesi di gennaio \ giugno 2010 è stata un errore dell’azienda non prevista da alcuna legge o ordinanza. Ora L’Inpdap vorrebbe recuperare nel più breve tempo possibile quanto sospeso erroneamente ma questo metterebbe in difficoltà economica oltre 5.000 persone, in grande parte pensionati, residenti nei comuni fuori cratere Qualche cosa si muove perchè l’Inpdap comincia a fare delle ipotesi per rimediare all’errore fatto ma sembra ancora non aver capito che un errore dell’azienda non può essere pagato dai cittadini.
Si parla di sei mesi di rateizzazione oppure di un intervento sul quinto dello stipendio o sulle tredicesime delle pensioni ma queste soluzioni non sono accettabili. Chiediamo che quanto erroneamente sospeso venga certamente restituito ma in 60 rate per non ridurre ulteriormente le entrate dei cittadini residenti fuori cratere che stanno già pagando altre rate per restituire pagamenti sospesi”.
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