Inchiesta: controlli e verifiche in ospedale mentre il caldo feroce sfinisce le tendopoli


ospedale-apr09-21L’Aquila – Controlli accurati, prelievi, sondaggi, carotaggi del suolo, nel mirino i pilastri di cemento armato nei pressi del pronto soccorso del S.Salvatore. Pilastri che sono crollati, lesioni, danni, cedimenti nell’intera struttura dell’ospedale aquilano. Sono queste le operazioni giudiziarie e di verifica iniziate questa mattina, presenti tecnici, Gico della finanza, polizia scientifica, vigili del fuoco. Uno stuolo di occhiuti personaggi che hanno messo sotto la lente di ingradimento l’edificio più cagionevole e precario tra i 140 sequestrati dalla procura della Repubblica. L’ospedale S.Salvatore, alla cui riapertura, anche parziale, al momento è davvero difficile pensare, nonostante annunci e assicurazioni delle autorità. Intanto, sotto le tende del nosocomio da campo, la temperatura sale fino a oltre 40 gradi, i malati soffrono in misura indicibile, medici e paramedici si sacrificano fino all’incredibile. Un luogo di problemi, di dolore, di sofferenza. Anche nelle altre tendopoli della città e del circondario, ovviamente, si soffre soprattutto il caldo feroce: 30 gradi in città, 3-4 gradi di più rispetto alla costa, perchè la natura ha deciso di non far mancare nulla all’area disastrata. Prima freddo, gelo e persino nevicate sulle tende. Ora un caldo esagerato, anomalo in questo periodo, ma implacabile comunque.


19 Maggio 2009

Categoria : Cronaca
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