Consiglio regionale: polemiche su sisma – Stati: mai esistita una protezione civile abruzzese
L’Aquila – Consiglio regionale, questa mattina, l’ultimo prima della pausa elettorale. Di ridurre gli stipendi di presidenti, assessori e consiglieri non si è parlato affatto: argomento che resta nei cassetti, tornerà in aula forse nei prossimi mesi. E tutti continueranno a intascare grassi stipendi per parecchio tempo. Di iniziative e proposte di legge per la riduzione ne esistono tante, ma non vengono discusse. Si è preferito, invece, dedicare la seduta al decreto (il cui iter legislativo è cominciato questa mattina al Senato) e alle polemiche. “Sarebbe il caso di smettere di dare i numeri”. Lo ha affermato il vice presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Giorgio De Matteis, riferendosi alle dichiarazioni del capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, sul rientro, entro giugno, del 20 per cento dei terremotati nelle proprie case. “Bisogna smettere – ha aggiunto De Matteis – soprattutto quando le cifre non sono esattamente quelle citate”. L’opposizione ha attaccato Chiodi e il governo, affermando che il presidente “non svolge le sue funzioni”, che la giunta si è mostrata inadeguata, che il decreto del governo in realtà non contiene misure concrete nè esistono le risorse. E pensare, è stato detto, che quando si conobbe il testo del decreto, qui in Abruzzo qualcuno disse: “Ottimo, ci hanno dato anche più di ciò che serviva”. Per la maggioranza, l’assessore Daniela Stati ha assunto il ruolo di difesa dell’esecutivo e dell’operato del presidente Chiodi. No a strumentalizzazioni, ha detto, occorrono collaborazione, serietà e chiara definizione dei ruoli della giunta e del consiglio. Occorre soprattutto, ha detto la Stati, impegnarsi per il recupero e la salvaguardia della dignità dell’Aquila e di tutti i centri terremotati, senza deroghe e senza cedimenti. Dignità che qualche volta è sembrata carente o trascurata.
L’assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati, inoltre, ha detto alcune cose che hanno suscitato attenzione e scalpore. In apertura dell’assemblea sui problemi del terremoto ha sostenuto che “la Protezione Civile in Abruzzo non esisteva. Inesistenti erano i suoi bilanci. Non abbiamo trovato il personale al suo posto. In passato non e’ stato stanziato nemmeno un soldo per questo settore, che pure per una regione come la nostra è razionalmente di rilevantissima importanza”.
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