Mancini risponde all’IdV
Chieti – L’assessore ai Servizi Sociali Gianfranca Mancini, risponde al capogruppo dell’Idv in Consiglio provinciale, Eliana Menna, che accusava la provincia di aver tagliato 900 mila euro dal bilancio 2010 in materia di servizi alla persona: «Non ci sono stanziamenti in meno da parte della provincia per i servizi alla persona, ma solo progetti finanziati dalla regione che sono terminati. Per questo, com’è ovvio, i relativi stanziamenti non sono presenti nel bilancio 2010».
«Sui servizi sociali – ha proseguito l’assessore Mancini – questa amministrazione ha fatto molto sin dal suo insediamento: innanzitutto abbiamo dovuto reperire i fondi per rimborsare i comuni del trasporto scolastico dei disabili, i cui stanziamenti 2008, pari a 1,2 milioni di euro erano stati cancellati dall’amministrazione Coletti, abbiamo poi riconfermato i fondi per il 2009-2010 e trovato 277 mila euro (78 provenienti dalla Regione e 199 di fondi della provincia) per garantire l’assistenza domiciliare agli stessi studenti disabili. Anche per l’anno scolastico che sta per iniziare abbiamo stanziato complessivamente ben 1.236.402,30 euro. Abbiamo promosso incontri tra realtà del terzo settore e del volontariato per coordinare gli interventi su tutto il territorio provinciale. È stato bandito ed espletato il concorso “Welcome” per l’integrazione degli alunni extracomunitari, che ha visto la partecipazione di numerose scolaresche e gruppi giovanili.
Come si vede, nonostante la situazione drammatica del bilancio, abbiamo confermato che la vicinanza ai più deboli è una delle nostre priorità irrinunciabili: altro che cancellazione di fondi dal bilancio! In realtà, a conti fatti, abbiamo più che raddoppiato gli stanziamenti per questo settore rispetto a quanto faceva l’amministrazione precedente.
Il capogruppo Menna dovrebbe infine ricordare che la provincia non ha funzioni proprie e specifiche in materia sociale, ma solo funzioni derivate dalla Regione, che dovrebbe trasferire all’ente i finanziamenti necessari per le relative attività, e che nonostante ci sia l’obbligo di finanziare tali interventi, le risorse regionali coprono solo in minima parte i servizi erogati dalla Provincia, che riesce a coprire la parte non finanziata dalla Regione».
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