Per la scossa 3,6 ml paura a Montereale, evacuati alcuni uffici, tutti all’aperto
L’Aquila – ALLARMISMI, PAURA, DICERIE – (Nelle foto Col: Montereale, strade deserte, e sotto il consigliere regionale Luca Ricciuti) - Scosse sismiche (la seconda dopo le 9, ancora più forte di quella delle 5, una terza 2,3 alle 13,45, come leggete sotto) sono state registrate stamani dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia tra le province di L’Aquila e Rieti, entrambe nettamente avvertite dalla popolazione che si e’ riversata in strada. La prima, come abbiamo riferito nella prima mattinata, alle ore 5 e 11 secondo, magnitudine locale 3.4 e ha interessato, in particolare, i Comuni di Borbona (Rieti), Citta’ Reale (Rieti) Cagnano Amiterno e Montereale. La seconda scossa, più forte, c’e’ stata alle 9.12 con magnitudo 3.6. I Comuni prossimi all’epicentro sono stati ancora Borbona, Cagnano Amiterno e Montereale. La popolazione dell’area colpita si è riversata di nuovo nelle strade, in preda alla paura. Nella zona le scosse si susseguono da mesi, e da appena dopo il forte sisma del 9 aprile 2009. Ma i terremoti in quella zona sono una presenza quasi continua da almeno tre anni, con estensione di alcuni fenomeni anche ad Amatrice.
A Montereale il comune è stato chiuso (è commissariato e guidato dall’incaricata della prefettura, Roberta Di Silvestro). Qualche danno le scosse lo hanno sicuramente provocato, nonostante i bollettini ufficiali lo escludano con la solita frase: non si lamentano danni a persone o cose. Protezione civile e vigili del fuoco sono a lavoro e c’è stata anche una ricognizione aerea della zona tra Reatino e Aquilano. Si pensa ad una possibile tendopoli dove fu allestita quella dell’aprile 2009, nel campo sportivo, ma secondo alcuni la zona è soggetta ad allagamenti e non risulta adatta. Ma nessuno si è mai preoccupato di reperire altre aree attrezzate per un eventuale sgombero.
InAbruzzo.com ha raggiunto il consigliere regionale Luca Ricciuti, che è sul posto dalle prime ore di oggi. Cosa sta accadendo, consigliere Ricciuti? . “Ci risiamo con il terremoto, qui gli esperti che ho sentito parlano di attività di microfaglie: la principale – quella di Capitignano-Campotosto non si sarebbe attivata, ma si teme che i sismi continui la influenzino”. E ancora: “Io sto qui, è la mia gente, io vivo a Pizzoli e quindi qui debbo trovarmici, voglio aiutare, dare una mano, fare il possibile”.
Ci sono iniziative? “So che il presidente Chiodi si è attivato dai primi momenti, che la prefettura sta esaminando la situazione che le autorità sono in contatto con Bertolaso”. Verrà qui Bertolaso? “Non lo so, forse”. Altri parlano della Commissione grandi rischi, che dovrebbe riunirsi per fare il punto sulla situazione nell’Alta Valle dell’Aterno.
Un commerciante della zona ci raggiunge per telefono: “Lo avevano detto che a fine agosto ci sarebbe stato un terremoto… Vi risulta?”. A noi non risulta nulla, se non che occorre mantenersi calmi ed evitare le solite chiacchiere e l’allarmismo. “Se potessimo sapere quando arriva il terremoto, avremmo risolto il problema, non le pare?”. Concorda, ma è pessimista: “Trecento anni fa cominciò proprio da qui, lo sapete?”. Lo sappiamo, ma non vuol dire che accadrà la stessa cosa. Una cosa invece si può dire: le scosse erano centinaia e centinaia da mesi. Forse si sarebbe dovuto preparare delle aree di accoglienza ben organizzate e attrezzate in ogni comune. Non ci sono, e non ne esistono neppure a L’Aquila. Mentre parliamo, gente grida e c’è trambusto. Sono le 12,15 e dicono che c’è stata un’altra scossa, l’hanno sentita… Non c’è stata alcuna scossa, è la suggestione, è lo stato di ansia e di paura ormai ai livelli massimi. Una situazione davvero complicata.
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