Silenzio, parla sua maestà Peperone Dolce
Altino – Nella forma spesso vagamente cardiaca, sua maestà (gastronomica) il peperone dolce ha una sua gloria e dei vincitori in suo nome. Un’idea arguta e ben riuscita. È la contrada La Selva ad aggiudicarsi il trofeo del secondo Festival del peperone dolce di Altino Oasi di Serranella che si è concluso ieri ad Altino. Una giuria composta da giornalisti, gastronomi ed esperti di folklore ha attribuito 501 punti su 600 al menu composto pizze de grantigne nghè la scarole, sardelle fritte e peparuole; sagnette e cice a lu prufume de mer; menestre de seppie e patene nghè lu peparole tritate; torte nghè ciucchelat e peparuole. Oltre alla bontà delle quattro portate basate sul peperone dolce di Altino, sono state valutate con scheda tecnica a punteggi anche la promozione dello stand (banditore, ricerca storica del costume, accuratezza nella scenografia) e la valorizzazione del prodotto principe della manifestazione, il peperone dolce.
Si è classificata seconda la contrada Altino con 464 punti per il menu patene ‘nghe lu pane rattat, bruschett e fegatin d lu pullastr; chetarre a lu sug’ ‘nghe la carn’ macnet e lu peparole arescallate; ciff e ciaff ‘nghe le peparlo; caracine, tarallucc arepiene, menel a lu ciucchelate e tarall de na vot; e terza la contrada Quart a mmont, con 456 punti per il menu tre sfizi: fritt, a la vrac, a lu forn; past faciul e cozz ‘nghe lu pipon sfirmicat; filett di purcilluccie a lu ‘ngurdacchie; torta mandurlat, tartuf de lu Quart a mont, menel; praliniet e ciucche late.
La Selva si è aggiudicata anche il riconoscimento per il migliore antipasto, il migliore primo e il migliore banditore. La contrada Colli ha vinto il riconoscimento per il miglior secondo (pèrle rusc de le Cuoll) e la contrada Sant’Angelo quello per il miglior dolce (“totere” ‘nche la crem).
Migliaia di persone hanno seguito anche quest’anno il Festival organizzato dall’associazione del Peperone dolce di Altino Oasi di Serranella il 28 e il 29 agosto, con il patrocinio della Regione Abruzzo e dell’amministrazione comunale.
La giuria era composta dai giornalisti Leda D’Alonzo e Pasquale Pacilio, dagli esperti di tradizione Carlo Ricci (Gal Maiella verde) e Angelo Adorante, dal dirigente scolastico dell’istituto alberghiero di Villa Santa Maria Silvino D’Ercole, dall’accademico della cucina Mimmo D’Alessio, dal presidente Gal Maiella verde Tiziano Teti, dal presidente dell’Accademia della Ventricina del Vastese Luigi Di Lello, dagli operatori del settore Carlo Ricciuti e Camillo Di Sario e dal direttore della riserva regionale Oasi di Serranella Mario Pellegrini.
Le sette contrade che si sono sfidate a suon di ricette, accompagnate da musica, canti e balli, sono state Altino Briccioli, Colli, Fonte e Mandrelle, La Selva, Quart a mmont e Sant’Angelo. «È straordinario guardare un’intera comunità di più di 150 persone, la maggior parte delle quali tra i 20 e i 30 anni – hanno commentato il presidente dell’associazione del peperone dolce di Altino Giovanni Rosato, gli organizzatori Mario D’Onofrio e Donatello D’Alonzo e il sindaco di Altino Camillo Di Giuseppe – ritrovarsi attorno ad un progetto di valorizzazione e di promozione della propria identità storica e culturale, sintomo di un profondo radicamento nel proprio territorio».
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