L’UDC dice la sua su Villa Pini


Chieti – I consiglieri UDC Giardinelli -De Lio- Di Paolo-Orsini-Tacconelli-Di Pasquale scrivono: ” Nei giorni precedenti all’apertura dei plichi contenenti le offerte per l’aggiudicazione della vendita o dell’affitto dell’azienda Villa Pini, il Gruppo Consiliare dell’UDC aveva pubblicamente espresso alcune perplessità sul fatto che una tale grande azienda potesse portare almeno in pareggio la propria attività con un baget regionale per i servizi sanitari accreditati di circa 28 mln di euro contro ingenti spese di mantenimento della struttura e di un personale da riassumere di 649 dipendenti.
Una conferma indiretta alle nostre perplessità è venuta dalla sorpresa di una sola offerta (altri imprenditori probabilmente avevano dato il nostro stesso giudizio sul rischio di impresa?), per di più di affitto e non di acquisto, ed inoltre da parte di un imprenditore che in campo sanitario conosce bene i problemi della sanità abruzzese. Successivamente innumerevoli sono state le manifestazioni di apprensione e di incertezza da parte delle maestranze nel leggere sui quotidiani una dichiarazione di Petruzzi:“..l’impegno a riassorbire 500 dipendenti a contratto a tempo indeterminato assunti prima del 2008” che dai dati, definiti anche sulla disciplina d’asta, risultano essere in numero superiore, vale a dire 609 attribuiti dalla CIG in deroga, sommati a 40 lavoratori che rivolgendosi al Giudice del lavoro di Chieti hanno ottenuto il reinserimento.
Dai numeri evidenziati nascono spontanee alcune domande:
i lavoratori da riassumere secondo quanto stabilito dalle clausole del bando non dovevano essere 649 anziché 500?
quale sarà il futuro dell’eccedenza ai 500 dipendenti annunciati?
Quale sarà il piano industriale dei nuovi gestori?
Come già manifestato non vorremmo che si possano creare situazioni che dispongano dei mezzi per ripetere i tragici errori del passato, pertanto, per una completa affidabilità della clinica e un significativo recupero delle attività, al fine di una efficace tutela dei molteplici diritti, si auspica un sollecito incontro con le parti sociali con la collaborazione dei lavoratori, dei sindacati e delle istituzioni, per dar luogo al dovuto rispetto delle clausole del bando, il quale includeva il riassorbimento di tutte le unità, salvaguardando così i diritti dei lavoratori e dei malati per la dovuta assistenza. Premesse queste che alla conclusione di una tappa fondamentale, daranno sicurezza all’azienda e serenità ai lavoratori, presupposti fondamentali per riaffermarsi quali leader nel settore, provocando un’interruzione alla eventuale ulteriore grave perdita occupazionale per il nostro territorio”.


29 Agosto 2010

Categoria : Politica
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