Perdonanza, la bolla rientra in comune
L’Aquila – E’ TORNATA IN MANI LAICHE E “SICURE” - (Nelle foto InAbruzzo.com: Letta a Collemaggio ieri sera, e sotto il sindaco Cialente, tornato stasera in “possesso” della storica bolla) - Perdonanza 716, edizione conclusa. La bolla celestiniana è rientrata in comune e tornata sotto chiave, in attesa di tornare al Sole l’anno venturo per qualche ora. Il documento è gelosamente custodito dall’autorità civile, come vuole la sua storia secolare. Nelle mani della chiesa – quella storica di secoli orsono – potrebbe fare una fine diversa. Una ipotetica chiesa del futuro potrebbe somigliare a quella del passato: perdono a pagamento. Nopn elargito, come quello celestiniano, a chi varca la porta santa sinceramente pentito. A migliaia lo hanno fatto tra ieri sera e le 19,30 di oggi. Poi, porta chiusa e bolla in corteo ma stavolta verso la casa comunale, al contrario. Per il sindaco Massimo Cialente, intervistato dalla tv, il bilancio è positivo, anche se le contestazioni di ieri non gli sono proprio piaciute del tutto. Ma da democratico per ideologia precisa: “Si può contestare chiunque, il sindaco, il governo, il vescovo, e mi sta bene che il popolo protesti per le sue ragioni. Ricordiamoci tuttavia che Gianni Letta è il nostro vero interlocutore e lo sarà nella ricostruzione”. Intanto, si apprende che presto ci sarà un confronto con Letta per nuovi provvedimenti mirati alla ricostruzione. Insomma, per Cialente il dialogo continua.
La giornata domenicale, infine, non ha dato grosse soddisfazioni (leggi incassi adeguati) al mercato della perdonanza, allestito a San Bernardino. Pochi sapevano che ci sarebbe stato, del resto: come sempre, la perdonanza non ha avuto una vera, capillare e incalzante promozione informativa. Forse Celestino, per la 717/ma edizione, dovrà fare un altro miracolo: cercare nuovi metodi e nuove persone più attente a lanciare la manifestazione. Se su internet cercate porta santa, di tutto trovate, ma non quella aquilana. Ci sarà un motivo?
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