Tunnel “gasato”, strada pericolosa
L’Aquila – Il tunnel di Monteluco, lungo la variante (si fa per dire) ovest dell’Aquila, è “gasato”, ma a metà . per chi lo percorre dal lato Pianola, sono in agguato diverse centinaia di metri di visibilità ridotta a causa dell’inquinamento elevatissimo dovuto al traffico: scarichi maleodoranti, praticamente per tutta la giornata (la notte il traffico si azzera o quasi, quindi aria più pulita), che aleggiano grevi e venefici, e si accappona la pelle solo al pensare che potrebbe esserci un’interruzione del movimento veicolare per una causa qualsiasi: un incidente, un rallentamento, un ingorgo. Come si troverebbero gli automobilisti e i loro passeggeri in caso di sosta forzata in quell’inferno di veleni e cattivi odori? Più avanti, grazie ad un paio di ventole, l’aria è più trasparente e le cose vanno meglio. Domanda: si è mai visto al mondo un tunnel mezzo inquinato e mezzo pulito, in permanenza, non a causa di una situazione passeggera? No, sicuramente: per trovarne uno occorre venire a L’Aquila, dove le cose vanno al contrario rispetto al resto del mondo. Da anni, in un piccolo tunnel (ormai trafficatissimo) non si è riusciti a garantire aria pulita per l’intero percorso. Chi dovrebbe risponderne? Non si sa: l’Anas, il Comune, o comunque il gestore del tronco stradale. Ma vai ad appurare chi è questo gestore… Procediamo. Il tunnel è dotato di un doppio semaforo ad ogni imbocco. I due semafori danno luce verde, quando funzionano (cioè raramente, possono restare spenti anche per sei mesi o un anno, perchè sostituire le lampade è impresa troppo impegnativa per il gestore, che lo fa di radom, con calma serafica). C’è chi pensa che due semafori verdi affiancati siano pericolosi, perchè qualcuno potrebbe essere indotto in errore (specie con la nebbia, pioggia, neve e comunque scarsa visibilità ) e ritenere che la strada sia a direzione unica in doppio senso di marcia. Non è un’osservazione infondata. Tanto più che la segnaletica sull’asfalto è inesistente, invisibile quindi, tanto nei pressi del tunnel, quanto al suo imbocco dal lato di Pianola, dove le strisce e le corsie sono sparite completamente. Come tutti sanno è molto impegnativo ridipingerle, e quindi il gestore (chiunque sia) non lo fa: gli occorreranno diversi mesi per compilare carte e pratiche, dopo averci pensato su con lentezza (sai com’è, l’estate…) e dopo aver deciso: poi bisognerà firmare, e non sarà facile. Tutto tempo sottratto a riposi e ferie. (Nella foto Col: il tunnel che potremo battezzare “dell’asfissia parziale”)
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