Mia Casa: dov’è la ricostruzione pesante?
Roseto – Il Mia Casa, a 17 mesi dal terremoto del 6 aprile, chiede spiegazioni al Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche Abruzzo-Lazio-Sardegna circa il mancato avvio della “ricostruzione pesante” degli alloggi pubblici di proprietà dell’ATER classificati E ed F, assegnata allo stesso Provveditorato quale “soggetto attuatore” anche per le “Case Parcheggio” del Comune dell’Aquila. Il Mia Casa, scrive il fondatore Pio Rapagnà, chiede al responsabile abruzzese del Provveditorato di chiarire “i motivi che ostacolano o impediscono la “progettazione e programmazione”, nonchè l’avvio della “ricostruzione pesante” e se sia davvero intenzione del Provveditorato stesso “rinunciare” proprio adesso alla ricostruzione pesante della Edilizia Residenziale Pubblica Regionale e Comunale, così come da indiscrezioni romane, raccolte all’interno del Ministero delle Infrastrutture e della Presidenza del Consiglio dei Ministri e rimbalzate a L’Aquila in occasione delle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana di questi giorni.
Il chiarimeno è “necessario ed urgente”, anche ai fini dell’insostenibile “impatto psicologico” sulle tantissime famiglie ancora sfollate, per le gravissime conseguenze cui potrebbe portare anche sul piano dell’ordine pubblico, della coesione sociale e della resistenza umana delle persone.
Non sarebbe affatto tollerabile che, a 17 mesi dal terremoto ed alla vigilia dell’apertura dei cantieri e dell’avvio dei lavori, ci si trovi di fronte ad una eventuale “rinuncia postuma” da parte di un “soggetto attuatore” di livello nazionale, che porterebbe ad un conseguente e gravissimo “blocco” delle risorse economiche già assegnate e complessivamente “valutate” dalla Presidenza del Consiglio in 150 milioni di euro.
Il Mia Casa, pur nello “spirito della perdonanza”, non può credere ad una tale eventualità, poiché successive modifiche e integrazioni della originaria Ordinanza n. 3803 del 15 agosto 2009 hanno già stabilito che agli oneri per la “riparazione e ricostruzione” degli alloggi pubblici, valutati, in euro 107 milioni per per gli interventi da effettuarsi sugli immobili di proprietà dell’Azienda Territoriale Edilizia Residenziale Pubblica Regionale sovvenzionata, e in euro 43 milioni per gli interventi da porre in essere sugli immobili di Edilizia Residenziale Pubblica comunale sovvenzionata, si provvede a carico dell’articolo 14, comma 1, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, nell’ambito della ripartizione di somme effettuate in favore della regione Abruzzo”.
Anche le “pietre dell’Aquila” sanno ormai che per la realizzazione dei necessari interventi di ricostruzione o di riparazione degli immobili di proprietà dell’ATER e dei Comuni del cratere, il Commissario delegato – Presidente della Regione Abruzzo e il Sindaco dell’Aquila hanno già deciso di avvalersi, in qualità di soggetto attuatore, del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche per il Lazio, Abruzzo e Sardegna che poteva provvedere, ove necessario, con i poteri straordinari e di emergenza della Protezione Civile, d’intesa con i Sindaci dei Comuni interessati”.
A questo punto la situazione si fa davvero “seria”, e per questo il Commissario e Presidente della Regione Gianni Chiodi ed il Vice Commissario e Sindaco dell’Aquila Massimo Cialente sono invitati a convocare un incontro “istituzionale e di lavoro” con il Mia Casa e con gli altri soggetti preposti, interessati alla effettiva e immediata ricostruzione e “competenti” per attuarla senza ulteriori perdite di tempo e di risorse umane, materiali ed economiche.
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