Esposto ad Arta su filtri Pinkington
San Salvo – Domenico Ranieri, SLAI COBAS – RSU-RLSSA PILKINGTON-NSG ha scritto all’agenzia ambientale Arta:
“Il sottoscritto Domenico Ranieri, Coordinatore provinciale di Chieti, nella qualità di RSU-RLSSA della sigla sindacale SLAI COBAS presso la Pilkington Italia S.p.A. – NSG, stabilimento di San Salvo, fa presente quanto segue: dal primo pomeriggio di lunedì 23 e fino ad oggi, l’impianto elettrofiltro la cui funzione è di limitare fortemente le emissioni inquinanti del forno fusorio Float dello stabilimento Pilkington di San Salvo, è stato fermato per motivi ancora sconosciuti al RLSSA (Rappresentante-Lavoratori-Salute-Sicurezza e Ambiente) dello SLAI-COBAS.
Poiché le polveri, assieme ad altre sostanze inquinanti, sono visibili a notevole distanza, si stà creando una non poca preoccupazione tra i lavoratori, la popolazione locale e ancor peggio tra i turisti che affollano le spiagge del nostro litorale, creando, inoltre, un danno d’immagine con ricadute negative sul turismo stesso.
A fronte di tutto ciò, il delegato dello SLAI-COBAS, Domenico Ranieri, chiede con urgenza a codesto ente di verificare innanzi tutto se la Pilkington è stata autorizzata ad immettere direttamente nell’atmosfera le suddette emissioni inquinanti, soprattutto se si tiene conto che proprio in questo periodo è stato prodotto un vetro speciale, la cui produzione ha comportato addirittura l’uso di sostanze cancerogene.
Chiede inoltre, all’Arta, di monitorare l’area limitrofa allo stabilimento per accertare il grado di inquinamento prodotto dalle emissioni inquinanti del forno fusorio. Chiede, infine, che i risultati delle indagini ambientali gli siano resi note come previsto dal D.Lgs. 81/2008, 106/2009 (art. 50. lett. f. riceve informazioni provenienti dai servizi di vigilanza)”.
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