Evangelista su cardiochirurgia


Chieti – “CENTRO DESTRA POCHE IDEE E CONFUSE” – “Appare ormai chiaro che sul polo cardiochirurgico del Santissima Annunziata di Chieti il centrodestra ha poche idee e assolutamente confuse come emerge da recenti dichiarazioni più o meno estemporanee di autorevoli suoi rappresentanti, ultimo l’assessore regionale all’agricoltura Mauro Febbo”. E’ quanto afferma Bruno Evangelista portavoce regionale di Alleanza per l’Italia.
“Mentre si parla di un piano di riordino tendente a riqualificare in senso verticale la sanità regionale, a scapito peraltro dei piccoli ospedali, si procede irresponsabilmente se non alla chiusura quanto meno al ridimensionamento del polo cardiochirurgico teatino, fiore all’occhiello della medicina di eccellenza della nostra regione. Il semplice depotenziamento dell’attuale attività di questa importante specializzazione chirurgica avrà, considerati gli standard operativi di alta specializzazione, l’effetto a breve distanza di un depauperamento progressivo del proprio livello tecnico-scientifico, anticamera di una chiusura definitiva.
La politica degli annunci e delle improvvisazioni -continua Evangelista- ci informa poi della occupazione di spazi significativi della nuova struttura del polo cardiochirurgico a favore del CESI che da centro di ricerca dell’invecchiamento dovrebbe trasformarsi in istituto di ricerca e cura a carattere scientifico (IRCCS). Dal momento che , anche in considerazione delle crescenti difficoltà a portare avanti il piano operativo sanitario in maniera organica ognuno invoca il suo diretto superiore istituzionale, Chiodi chiama Fazio, il centrodestra di Chieti chiama Chiodi, sarebbe opportuno che questi chiarissero insieme, ad esempio, se la istituzione d el IRCCS determinerà la contestuale chiusura del reparto di geriatria dal momento che questi istituti erogano assistenza e gestiscono proprie degenze. Considerato che le IRCCS -prosegue Evangelista- sono a tutti gli effetti autonomi rispetto all’azienda sanitaria sarà interessante comprendere se una struttura di proprietà della ASL potrà essere sic et simpliciter affidata ad un istituto che fa riferimento al ministero della ricerca scientifica dell’università.
Attendiamo -conclude Evangelista- risposte chiare ed univoche come tutti coloro che hanno a cuore le sorti della sanità abruzzese senza zone grigie e pantomime del tutto ingiustificabili in un campo così importante come è la salute dei cittadini”.


28 Agosto 2010

Categoria : Politica
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