Turismo montano? Meno 10%
L’Aquila – LA STAGIONE TIRA LE SOMME – I dati sono di fonte autorevole, ma non ufficiale: secondo chi di turismo vive e quindi lo bazzica, in montagna, ferragosto compreso, le cose non sono andate molto bene in Abruzzo e c’è una perdita di almeno il 10%. Ma ci si aspettava peggio, data la crisi e data la condizione catalettica in cui nella regione vive la promozione del turismo che altrove, invece, è viva e intelligente e da tempo sta già “lanciando” la stagione invernale con offerte, sloga, attrattive e3 suggestioni. Qui viviamo da soli, e dobbiamo dire grazie alla gente che, nonostante l’Abruzzo (istituzionale) in Abruzzo viene ugualmente. La stagione catastrofica del 2009-2010 sembra archiviata e si perde, è vero, ma in misura che qualcuno ritiene fisiologica. Del resto, non è che l’Abruzzo sia conveniente (come prezzi) al mare come in montagna. A Villetta Barrea, si è tenuto un convegno di comuni montani, organizzato alla chetichella pèerchè forse non vi presenziasse nessuno, tranne la gradita “concittadina” del Parco d’Abruzzo, Dacia Maraini. Ad averlo saputo, qualche giornalista meno incline all’omogeneizzazione informativ a avrebbe potuto porre a sindaci, operatori turistici, esperti, e immancabili tuttologi di turno qualcosa di imbarazzante. Ma forse era proprio questo che non si voleva…
Comunque tirando le somme e tagliando le chiacchiere che sentiamo ripetere da quando c’erano solo orsi e lupi nel Parco (bei tempi, forse) , viene fuori che i piccoli comuni poitrebbero aver capito che conviene unirsi e combattere insieme, mettendo da parte politici inetti e campanilismi che fanno comodo ai politici inetti. Spesso anche a certi sindaci.
Ma, dopo il convegno, come sempre non se ne parlerà più fino al prossimo appuntamento. Magari anche pre-elettorale, vuoi vedere?
(Nella foto: Abruzzo stipendo, ma per pochi – Villetta Barrea)
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