CGIL: “Chi paga gli errori dell’INPDAP?”


L’Aquila – Scrivono i sindacalisti Umberto Trasatti e Loretta Del Papa della CGIL: “L’INPDAP nei mesi gennaio-giugno 2010 ha effettuato la sospensione dell’IRPEF anche ai pensionati aventi domicilio fiscale nella provincia dell’Aquila ma al di fuori dei comuni del cratere. Ha commesso un palese errore perché per tali soggetti la sospensione è intervenuta dal 6 aprile al 30 novembre 2009. Questo errore, già segnalato all’Istituto più volte dai pensionati stessi, non è stato corretto anzi è stato perpetrato anche per il mese di luglio 2010.
Come viene sanato? L’INPDAP con un comunicato dell’11 agosto 2010 rende noto che …..A seguito dei chiarimenti intervenuti da parte dell’Agenzia delle Entrate – Direzione Centrale Servizi ai contribuenti, questo Istituto, quale sostituto d’imposta, provvederà a recuperare dal mese di agosto 2010 anche le somme non trattenute sul trattamento pensionistico per il periodo gennaio – luglio 2010. L’INPDAP in accordo con l’Agenzia delle Entrate, per non recare una situazione di eccessivo disagio al pensionato, rateizzerà il recupero del debito fiscale, a partire dalla rata di agosto 2010, secondo le seguenti modalità:
1. a chi ha una pensione mensile minore di euro 1.150, sarà trattenuto e versato all’erario un quinto della pensione fino alla rata di dicembre compresa la tredicesima;
2. a chi ha una pensione mensile maggiore di euro 1.150, si rateizza l’importo a debito in misura pari alla rimanenza di pensione dopo aver salvaguardato l’importo mensile di euro 921,20 (pari al doppio della pensione minima Inps); per il recupero viene utilizzato anche l’importo della tredicesima eccedente i 921,20 euro.
Nel caso in cui con la rata di pensione di dicembre 2010 non fosse completamente restituito quanto dovuto all’erario, il residuo debito sarà recuperato in sede di conguaglio fiscale per l’anno 2010.

La CGIL e il Sindacato Pensionati CGIL della provincia dell’Aquila ritengono di dover sottolineare all’opinione pubblica questo aspetto affinché tutti possano avere gli elementi per valutare se la soluzione adottata sia rispettosa dei diritti e dei bisogni dei pensionati. Infatti questi ultimi, oltre la normale trattenuta IRPEF mensile, si trovano a dover restituire entro la fine del 2010 l’IRPEF erroneamente sospesa nello stesso anno più sei rate dell’IRPEF sospesa nel 2009.
La CGIL e il Sindacato Pensionati CGIL della provincia dell’Aquila, a sostegno delle iniziative già intraprese dalle strutture CGIL di Sulmona e di Avezzano, chiedono all’INPDAP e all’Agenzia delle entrate di attivarsi immediatamente al fine di rateizzare anche la restituzione dell’IRPEF erroneamente sospesa nel 2010 in 60 rate mensili così come previsto per l’IRPEF correttamente sospesa nel 2009. Ciò al fine di evitare che una pubblica amministrazione faccia pagare ad una categoria sociale debole come quella dei pensionati il prezzo dei propri errori”.


25 Agosto 2010

Categoria : Cronaca
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