A fine estate arriva la demuscazione: il Comune se ne vanta, come di una conquista
L’Aquila – MORONI ANNUNCIA UN ACCORDO… SETTEMBRINO – Il Comune dell’Aquila ha sicuramente coraggio da vendere: non teme infatti un fenomeno corrosivo e letale come pochi altri, il ridicolo, e annuncia come se fosse una grande concessione che a fine agosto comincerà la demuscazione: a fine estate, come se fosse normale. Spiega anche i motivi per i quali si è agito tardi, cinge la corona di alloro per aver messo a segno una… conquista. Non spiega, come è sua abitudine, perchè fino ad oggi non ci sono stati interventi nè fondi per attuarli, di chi è la responsabilità di quale apparato politico, amministrativo e dirigenziale del presente o del passato. Coprire le malefatte di altri, per giustificare, eventualmente, carenze attuali o future? Cane non morde cane, si diceva nella saggezza popolare…
Comunque, inizieranno il 30 agosto e andranno avanti fino al 15 settembre gli interventi di disinfestazione, demuscazione e derattizzazione nelle scuole, nei moduli scolastici provvisori e nei centri commerciali del territorio comunale. La campagna fa seguito a quella, appena conclusasi, che ha riguardato sia la citta’ dell’Aquila che le frazioni. Entrambi gli interventi sono stati preceduti da lavori di decespugliazione delle aree verdi condotti dall’Asm (Aquilana societa’ multiservizi). Lo rende noto l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni. Tutte le operazioni sono il frutto di un’intesa programmatica tra Comune dell’Aquila, Asm e Servizio Veterinario della Asl dell’Aquila. Cui sono perfino i fondi in bilancio: 230mila euro. Un applauso al Comune, non per il servizio – che è un suo preciso, urgente dovere vista la situazione della città – ma per il tentativo di spacciarsi come efficiente: uno colpo teatrale.
(Nella foto Alfredo Moroni)
(Ndr) – Quel brav’uomo di Alfredo Moroni, che sicuramente sta dando quanto più è possibile all’amministrazione e quindi ai cittadini, con senso di concretezza e realismo, forse non si chiede mai dove sia capitato, in quale marasma, in quale stratificazione di inefficienze ed elusioni del proprio dovere. Infatti, tutto ciò che il Comune non riesce a fare, è l’ordinario, quello che altrove è assolutamente normale: pulire le strade, illuminarle, tagliare l’erba, compiere piccoli interventi di manutenzione, insomma, quello che in qualsiasi città è totalmente ordinario: altrimenti 600 dipendenti a cosa servirebbero? Nell’eccezionale, nell’emergenza, tutto è comprensibile e giustificabile. Ma nell’ordinario no, perchè L’Aquila era un’anomalia da prima del 6 aprile, da sempre, da un’eternità . Moroni (che ben conosce i suoi polli) tenta di uscire dalla spaventosa palude comunale. Gliene diamo atto, lo sanno tutti. Ma gli suggeriamo un pizzico di ironia, di umorismo in più. Annunciare come un evento la demuscazione a settembre, dopo un’estate infernale di insetti, ratti, rettili, vegetazione invasiva, squallore moltiplicato, è il colmo.
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